Il Nuovo Teatro
Verdi di Brindisi riparte con una stagione piena di
novità, nel segno di una offerta più
variegata e confermando il grado di qualità
della proposta. Un Teatro sempre più integrato
nel tessuto culturale, creativo e socio-economico
del territorio, è questa l'idea di progetto
sulla quale poggia l'offerta multidisciplinare del
politeama brindisino, illustrata questa mattina nel
corso di una conferenza stampa che si è svolta
nella sala del Capitello di Palazzo Granafei-Nervegna.
All'incontro hanno partecipato il sindaco di Brindisi,
Riccardo Rossi, il neopresidente della Fondazione
Nuovo Teatro Verdi, Stefano Miceli, e il direttore
artistico della struttura, Carmelo Grassi. Un Teatro
sempre più vicino al pubblico, aperto a nuove
esperienze di fruizione teatrale, a diversificare
la sua offerta e a dialogare più strettamente
con le realtà artistiche del territorio. Ma
anche un Teatro attento alle eccellenze, come testimonia
il confronto che la Fondazione ha avviato con l'Università
del Salento, la base delle Nazioni Unite e l'Arcidiocesi
di Brindisi-Ostuni nell'idea di aggiungere valore
alla sua esperienza e, più in generale e di
riflesso, al territorio.
"È un
momento cruciale per il teatro - ha detto Riccardo
Rossi - che riprende il suo percorso per ridare vitalità
al rapporto con il pubblico dopo il salto nel buio
della pandemia. Il Verdi lo fa coincidere con l'insediamento
del nuovo Consiglio di amministrazione che avrà
il compito di consolidare il ruolo del teatro nella
comunità. Credo sia importante continuare nel
solco dell'apertura e integrare sempre di più
la scena nella vita e negli interessi della città.
Il Comune ha attivato un programma di investimenti
infrastrutturali che avranno compimento nel 2023 intercettando
bandi dedicati al fine di rendere la struttura più
accogliente ed efficiente".
"Ringrazio
l'Amministrazione comunale - ha continuato Stefano
Miceli - per la fiducia oltre ai consiglieri Andrea
Vinciguerra e Marco Greco per il supporto in questi
primi passi nella Fondazione. Abbiamo pensato a un
impianto culturale originale che provasse a diversificare
l'offerta nell'idea di intercettare i diversi interessi
del pubblico e orientare il più possibile il
Teatro verso la comunità. Un progetto innovativo
in quanto capace di recuperare le aspettative culturali
della città e di porsi come polo del territorio
creativo e artistico: nasce così l'Orchestra
del Nuovo Teatro Verdi con una stagione sinfonica
propria; lavoriamo intanto a un "Verdi Gala"
per far vivere il teatro in modo glamour; nel foyer
avranno spazio una rassegna di Jazz e un ciclo di
incontri su temi di attualità e sarà
favorito il rapporto con le associazioni. Vogliamo
offrire maggiori opportunità di conoscenza,
frequentazione e formazione perché il pubblico
rimane il nostro interlocutore privilegiato: per questo
proporremo un ventaglio di benefit per abbonati e
fasce sociali più deboli in modo che il teatro
sia di fatto un'esperienza per tutti".
"Ringrazio il vecchio Consiglio di amministrazione
- ha concluso Carmelo Grassi - per il percorso condiviso
in un momento di emergenza e auguro al nuovo buon
lavoro alla luce di una programmazione articolata
di cui apprezzo l'idea di base, espressa per mettere
il teatro al centro del territorio. Vi confesso che
non è stato facile allestire la stagione, in
rapporto alle difficoltà che investono il mercato
teatrale e che si traducono in una scarsa e lenta
attività nel mondo delle produzioni. Tuttavia,
abbiamo cercato di confermare l'equilibrio tra generi
e linguaggi, con la solita attenzione per la qualità
e la originalità degli allestimenti. Oltre
alla stagione classica, il Verdi ospiterà produzioni
di grande interesse per il pubblico. Torna Baglioni
il 23 novembre con "Dodici note solo bis"
e abbiamo già tre fuoriprogramma organizzati
da "Aurora Eventi": "Miracolato"
con Max Angioni l'8 dicembre, "Extra libertà"
con Alessandro Siani il 24 gennaio e "La coppia
strana" con Biagio Izzo il 12 aprile. E poi ancora
la danza con "Giulietta e Romeo" della compagnia
Zappalà Danza il 9 ottobre nell'ambito del
"Brindisi Performing Arts"".
In questo scenario di offerta allargata, la prima
novità riguarda il "Verdi Gala",
una serata pensata per il mese di novembre per omaggiare
il teatro e dedicata al piacere dell'incontro, al
senso della comunità che si dà appuntamento
nel foyer per riscoprire il teatro e la sua socialità,
tra un aperitivo di benenuto e un concerto in sala
con le arie dalle più celebri opere di Giuseppe
Verdi, interpretate dal celebre tenore Fabio Armiliato,
tra i più affermati nel panorama lirico internazionale.
La musica avrà quest'anno uno spazio distinto
con due straordinarie novità. Nasce l'Orchestra
del Nuovo Teatro Verdi con debutto l'1 gennaio 2023
in occasione del concerto per il nuovo anno. Un progetto
di orchestra sinfonica che si propone di realizzare
un percorso di alta formazione quale momento di crescita
e di specializzazione per giovani musicisti, con età
tra 18 e 38 anni. L'attività orchestrale, seguita
in gran parte dal M° Stefano Miceli a titolo gratuito,
vedrà la partecipazione programmata di ospiti
qualificati. Nei prossimi giorni sarà pubblicato
sul sito della Fondazione il bando per la partecipazione
alle audizioni.
La seconda proposta in campo musicale è "Verdi
in Jazz", una rassegna concertistica di quattro
appuntamenti mensili in programma tra novembre e febbraio
nel foyer del Teatro. Obiettivo della rassegna è
di integrare l'offerta culturale della città
attraverso la presenza di musicisti legati alla Puglia,
ma che hanno già riscosso successi e riconoscimenti
a livello internazionale. I live saranno fruiti nel
foyer in uno spazio di cocktail lounge in un'atmosfera
glamour.
Il Teatro si apre alla comunità con un programma
di conferenze dal titolo "Il Teatro incontra
",
un ciclo di incontri con cadenza mensile che vedranno
avvicendarsi nel foyer protagonisti del mondo della
cultura, della scienza, dell'informazione, dello spettacolo
e della musica, una pagina aperta su temi di attualità
che il Teatro vuole condividere con il suo pubblico,
in accordo con la funzione di agorà che lo
vede quale spazio aperto di incontro e di socializzazione.
Il Nuovo Teatro Verdi dedica uno spazio esclusivo
anche alle realtà che operano nel territorio.
E allora aggiunge un segmento alla sua offerta, "Il
Teatro per le associazioni", che prevede la possibilità
per le associazioni artistiche e culturali attraverso
domanda di patrocinio, di utilizzare il foyer per
iniziative intese al potenziamento della propria attività
(es. incontri, presentazioni, laboratori, ecc.). Nei
prossimi giorni sarà messo a disposizione delle
associazioni il form per la richiesta del patrocinio.
Non poteva mancare la stagione di prosa e danza,
nel segno della tradizione della sala brindisina,
un percorso improntato alla pluralità dei generi,
tra classici del teatro, riscritture, capolavori del
Novecento, drammaturgia contemporanea. Si comincia
il 18 novembre con "Parsons Dance", la compagnia
americana amata dal pubblico per la sua danza atletica
e vitale che trasmette gioia di vivere. Il 6 dicembre
è protagonista Elio con lo spettacolo "Ci
vuole orecchio", omaggio a Enzo Jannacci, uno
spettacolo un po' circo un po' teatro canzone in cui
Elio, accompagnato da una band di cinque musicisti,
"surferà" sul repertorio dell'amato
cantautore milanese. Il 10 gennaio è tempo
di un classico della risata come "Se devi dire
una bugia dilla grossa", un testo teatrale che
da trenta anni va in scena ogni volta con grande successo
di pubblico: rinfrescato e "ricontestualizzato",
vede questa volta protagonisti Paola Quattrini, Antonio
Catania e Gianluca Ramazzotti. In scena il 27 gennaio
la commedia "Ditegli sempre di sì",
tra i primi testi di Eduardo nella nuova versione
di Roberto Andò, con Carolina Rosi e Gianfelice
Imparato: un'opera vivace il cui protagonista è
un pazzo metodico con la mania della perfezione. La
stagione prosegue il 5 febbraio con "Dio è
morto e neanche io mi sento tanto bene", in scena
Tullio Solenghi per un connubio di prosa e musica
che presenta le parole del genio Woody Allen immerse
nella sua musica. Dopo 11 anni Ale e Franz tornano
al Verdi il 23 febbraio con lo spettacolo "Comincium",
un inno alla ripresa e alla voglia di leggerezza.
Milena Vukotic e Pino Micol sono in scena il 14 marzo
con "Così è (se vi pare)",
commedia per la regia di Geppy Glejieses nella quale,
attraverso tecniche ologrammatiche, i personaggi sono
ridotti a un'altezza di 50 cm e inutilmente si affannano
per scoprire una verità che non esiste. Il
21 marzo approda al Verdi "Manola", dal
bestseller di Margaret Mazzantini: Nancy Brilli e
Chiara Noschese sono due sorelle gemelle, Anemone
e Ortensia, che esternano la loro coscienza in un
gioco di specchi, malintesi e rivalse. La coppia formata
da Massimo Ghini e Paolo Ruffini porta in scena il
31 marzo "Quasi amici", trasposizione teatrale
della commedia cinematografica francese diretta dai
registi Olivier Nakache e Eric Toledano. La stagione
termina il 19 aprile con "Zorro. Un eremita sul
marciapiede", dal romanzo di Margaret Mazzantini,
monologo di Sergio Castellitto che racconta in modo
impareggiabile la storia di un vagabondo capace di
vedere la realtà osservando la vita delle persone
"normali".
STAGIONE DI PROSA 2022-2023
NUOVO TEATRO VERDI | BRINDISI
18 novembre ore 20.30 (Teatro Pubblico Pugliese)
David Parsons
Parsons Dance
artistic director David Parsons
6 dicembre ore 20.30
Elio
Ci vuole orecchio
Elio canta e recita Enzo Jannacci
regia e drammaturgia Giorgio Gallione
10 gennaio ore 20.30
Antonio Catania, Gianluca Ramazzotti
con Paola Quattrini
Se devi dire una bugia dilla grossa
con Nini Salerno, Cristina Fondi, Marco Cavallaro,
Sebastiano Colla, Sara Adami, Ilaria Canalini
con la partecipazione di Paola Barale
regia originale di Pietro Garinei
nuova messa in scena di Luigi Russo
27 gennaio ore 20.30
Carolina Rosi, Gianfelice Imparato, Federica Altamura,
Andrea Cioffi, Nicola Di Pinto, Paola Fulciniti, Viola
Forestiero, Vincenzo D'Amato, Gianni Cannavacciuolo,
Boris De Paola
Ditegli sempre di sì
di Eduardo De Filippo
regia Roberto Andò
5 febbraio (pomeridiana ore 18.00)
Tullio Solenghi
Dio è morto e neanche io mi sento tanto bene
Le parole del genio Woody Allen immerse nella sua
musica
con Tullio Solenghi & Nidi Ensemble
23 febbraio ore 20.30
Ale e Franz
Comincium
regia Alberto Ferrari
14 marzo ore 20.30
Milena Vukotic, Pino Micol e Gianluca Ferrato
Così è (se vi pare)
di Luigi Pirandello
regia Geppy Glejieses
21 marzo ore 20.30
Nancy Brilli e Chiara Noschese
Manola
di Margaret Mazzantini
regia Leo Muscato
31 marzo ore 20.30
Massimo Ghini e Paolo Ruffini
Quasi Amici
dal film "Quasi amici" di Eric Toledano
e Olivier Nakache
adattamento e regia Alberto Ferrari
19 aprile ore 20.30
Sergio Castellitto
Zorro. Un eremita sul marciapiede
di Margaret Mazzantini
regia Sergio Castellitto
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