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Teatro, spettacolo
di "Perfetta" con Geppi Cucciari
L’attrice
interpreta un monologo che ripercorre il mese di vita
di una donna, attraverso le quattro fasi del ciclo femminile.
La visione di una giornata tipo, vista dagli occhi di
una moglie, mamma e impiegata costretta ad affrontare
i piccoli drammi di una vita ordinaria. Appuntamento
giovedì 13 febbraio al Verdi di Brindisi, con
sipario alle ore 20.30. Ultimi posti disponibili.
Un monologo che sfoggia
più colori, non solo quello comico: Geppi Cucciari
è la protagonista di «Perfetta»,
spettacolo scritto e diretto da Mattia Torre, in scena
giovedì 13 febbraio, alle 20.30 al Nuovo Teatro
Verdi di Brindisi, con musiche originali di Paolo Fresu.
La protagonista assoluta è Geppi Cucciari, per
la prima volta alle prese con toni che non prediligono
unicamente la comicità, ma si avventurano con
profondità in sfumature anche più malinconiche
e drammatiche. «Perfetta» è una donna,
moglie e madre, venditrice d’automobili, che si
divide tra la famiglia e il lavoro dovendo affrontare
le molte responsabilità della vita. Una donna
dalla vita regolare, con abitudini che si ripetono ogni
giorno. Il racconto analizza i martedì di quattro
settimane differenti, giornate identiche nei ritmi ma
diverse nella percezione: a causa delle variazioni delle
quattro fasi del ciclo, cambiano gli stati d’animo,
le reazioni, le emozioni e gli umori della protagonista.
Nel monologo trovano spazio momenti di comicità
e satira di costume, ma anche riflessioni più
amare e profonde in un delicato tentativo di consapevolezza
e di empowerment femminile di cui sembra esserci nel
nostro tempo un grande bisogno. «Il monologo è
il modo più straordinario per stare in teatro
- ha detto Geppi Cucciari -. Sul palcoscenico non parlo
in modo diretto, racconto una storia che non è
la mia, non materialmente, ma è forse più
mia nel profondo di tante altre che ho raccontato nella
mia vita».
Così, lo spettacolo si accosta con discrezione,
ma anche frontalità, a un tabù di cui
gli uomini sanno pochissimo e di cui persino molte donne
non sono così consapevoli. Geppi Cucciari si
cuce addosso una partitura che affronta le diverse temperature
(rappresentate anche attraverso l’originale disegno
luci di Luca Barbati) misurate dagli umori di una donna
nella propria quotidianità, lavorativa e privata.
«Perfetta» gioca con l’immaginario
e visita i luoghi comuni con cui una donna deve fare
i conti, senza preventiva difesa di genere, ma con onestà
intellettuale. La verve della protagonista si sposa
perfettamente con l’umorismo tagliente di chi
non ha timore di rivelarsi calzando un ruolo che segna
la giusta misura per stare in scena e dar voce all’inclusività
femminile. «La donna è ciclica, l’uomo
è lineare», per scoprire e scoprirsi più
a fondo, senza dimenticare la leggerezza e l’autoironia.
Cambiano gli stati d’animo, le percezioni, le
emozioni della protagonista che rispondono a cicli che
la nostra civiltà lineare non sembra contemplare.
Insomma, protagonista è la vita che cambia, cambia
visioni, sogni, impegni, umori nel tran tran di una
donna, mamma-lavoratrice-moglie-collega che ha risonanza,
per sensibilità, caparbietà, energia con
tante mamme-lavoratrici-mogli-colleghe. «Perfetta»
è un aggettivo che presuppone un’aspettativa
alta: perfetta in famiglia, al lavoro, nella vita, capace
di far fronte a mille quotidiane occorrenze. La donna
è infatti un meccanismo complesso, a cui la società
impone da secoli oneri da assolvere con estrema efficienza.
Lo spettacolo è anche un omaggio a un artista
che non c’è più, Mattia Torre, autore
dello spettacolo scomparso lo scorso mese di luglio,
uno dei drammaturghi più influenti e attivi nella
scena televisiva e teatrale. «Con Mattia nel cuore,
sempre - ha sottolineato Geppi Cucciari - ma poi chi
scrive, chi scrive così, vive per sempre».
Talento nel raccontare la quotidianità con una
scrittura contemporaneamente ironica e toccante tra
cinema e televisione, Mattia Torre ha firmato la serie
di culto «Boris» e «La linea verticale»
con Valerio Mastandrea in cui ha raccontato con ironia
e leggerezza la sua malattia. Il 23 gennaio scorso è
uscito sul grande schermo «Figli», pellicola
interpretata da Valerio Mastandrea e Paola Cortellesi,
diretta da Giuseppe Bonito che ha ereditato il progetto
proprio da Torre.
Durata: un’ora
e 20 minuti senza intervallo
Ultimi biglietti disponibili presso la biglietteria
del Teatro (apertura dal lunedì al venerdì,
esclusi i festivi, ore 11-13 e 16.30-18.30; 0831 562
554) oppure online

Geppi Cucciari (3) ©Daniela
Zedda
Comunicato
UFFICIO STAMPA FONDAZIONE NUOVO TEATRO VERDI
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