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Palazzo Granafei-Nervegna:
visita sulla famiglia Nervegna
Venerdì
27 settembre (ore 19) in programma una visita guidata
al Palazzo Granafei-Nervegna di Brindisi con racconti
sulla famiglia Nervegna, la presentazione del libro
di bordo della prima nave della famiglia Titi (1858),
infine una degustazione di vini e prodotti tipici. Partecipazione
gratuita con prenotazione al T. 0831 229 784 - 342 1013
149.
Una visita guidata
dal titolo «L’oro rosso e l’oro giallo
a Brindisi alla fine dell’Ottocento. La famiglia
Nervegna», per ricostruire un pezzo di memoria
legato al Palazzo Granafei-Nervegna, a seguire un assaggio
di vini e sapori tipici selezionati da un produttore
del territorio per testimoniare i segni della tradizione
anche nel settore del food.
Venerdì 27
settembre, con inizio alle ore 19, le sale del Palazzo
si apriranno a una visita guidata sulle tracce della
famiglia Nervegna, poi ai racconti di viaggio in Sicilia,
Francia, Istria e Turchia della goletta «L’Angioletto»,
di proprietà della famiglia Titi, attraverso
il suo libro di bordo, infine a una degustazione di
vini e prodotti tipici del territorio.
Il focus dell’incontro
sarà così dedicato ai Nervegna, famiglia
originaria di Ortona che si trasferì a Brindisi
nei primi anni del XIX secolo: il 18 gennaio 1862 Giovanni
Granafei, figlio di Giorgio, cedeva il Palazzo per 5.000
ducati ai fratelli Luigi e Giuseppe Francesco Nervegna,
titolare di una società per il commercio di prodotti
agricoli pugliesi che trasportava nei diversi porti
dell’Adriatico attraverso le navi di Teodoro Titi,
esponente di una delle più antiche famiglie brindisine
giunte in città nel XVII secolo dalla Spagna.
Loro padre Giuseppe era stato recluso nel 1825 nel carcere
di Napoli per aver aderito alla vendita carbonara denominata
«Liberi piacentini». Commercianti, i Nervegna
ebbero particolari relazioni con Trieste, città
natale di Anna Runcaldier, moglie di Giuseppe che lì
fece educare i figli. Dei due fratelli, acquirenti del
Palazzo, Giuseppe Francesco era il più erudito:
numismatico, politico, per dodici anni presidente della
Camera di Commercio, console di Germania e viceconsole
britannico, ispettore dei monumenti e scavi in collaborazione
con Giovanni Tarantini. Il 17 marzo 1921, Oscar Maria,
erede di Giuseppe Francesco, vendette il Palazzo alla
«Società Anonima Piccolo Credito Cattolico»,
dalla quale il Comune di Brindisi lo rilevò nove
anni più tardi, il 19 settembre 1930, per destinarlo
a sede del tribunale.
In vista dell’appuntamento,
la famiglia Titi, una delle prime famiglie spagnole
brindisine, ha concesso in visione il libro di bordo
del 1858 della goletta «L’Angioletto»,
di «bandiera napoletana, perfettamente in ordine,
ben attrezzato e tutto corredato di ferri, vele, sarte
ed ormeggio», dal quale risultano gli scambi commerciali
e la vitalità del porto di Brindisi fino al XIX
secolo: una “città antica più di
Roma”, che doveva risollevarsi sulle ceneri di
un porto “gemma di inestimabile valore”.
L’iniziativa
segna l’undicesimo di 16 appuntamenti integranti
un’attività di animazione on-site che la
Regione Puglia ha promosso per qualificare e potenziare
il servizio di informazione e accoglienza turistica
svolto dagli uffici Infopoint turistici della rete regionale
e, di conseguenza, garantire ai turisti una maggiore
qualità e omogeneità dei livelli dei servizi
offerti al pubblico, dal mese di luglio fino al 31 ottobre.
L’appuntamento con la visita guidata e la degustazione
è alle ore 19 di venerdì 27 settembre
presso l’Infopoint di Palazzo Granafei-Nervegna,
in via Duomo 20, a Brindisi. La partecipazione è
gratuita con prenotazione al T. 0831 229 784 - 342 1013
149.
Comunicato
UFFICIO STAMPA FONDAZIONE NUOVO TEATRO VERDI
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