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Il grande balletto
al Nuovo Teatro Verdi: in scena "Il lago dei cigni"
Domenica 29 dicembre
(ore 18.30) in scena al Verdi di Brindisi un’opera
dal fascino senza tempo, la più famosa tra i
capolavori del balletto classico.
Il Cajkovskij più
toccante, il balletto più amato. Quello che andrà
in scena domenica 29 dicembre (ore 18.30) al Nuovo Teatro
Verdi di Brindisi con il balletto simbolo del XIX secolo,
ultimo appuntamento dell’anno solare 2019. Biglietti
disponibili da lunedì 4 novembre presso la biglietteria
del Teatro e online sul circuito Vivaticket. Prezzi:
20 euro (primo settore), 15 euro (secondo settore),
10 euro (galleria); 10 euro (associazioni con minimo
15 partecipanti, in tutti i settori); 6 euro (studenti
fino a 25 anni, in tutti i settori). Info T. 0831 562
554.
Il «Balletto
del Sud» porta in scena «Il lago dei cigni»,
il più affascinante e misterioso balletto, in
due atti, in una rivisitazione del coreografo salentino
Fredy Franzutti ambientata nella Baviera “fin
de siècle” di Ludovico II, il “re
delle fiabe” che proprio negli anni della composizione
fu dichiarato pazzo e deposto. Il castello che fa da
sfondo all’ambientazione ne è una diretta
citazione: il nome, Neuschwanstein, infatti, significa
«nuova roccia del cigno» e l’antico
maniero, replica di un castello medievale, esiste realmente
e ispirò Walt Disney per il più noto castello
del suo regno della fantasia.
Due anni fa la compagnia
è stata ospite del politeama brindisino con «Lo
Schiaccianoci», spettacolo che ha riscosso un
unanime apprezzamento. In questa stagione con «Il
lago dei cigni» propone un vertice assoluto del
balletto classico che ha replicato con successo in diversi
teatri e festival europei. Nato dall’elaborazione
di una composizione di Cajkovskij scritta nel 1871 mentre
era in vacanza, questa musica è ripresa da Marius
Petipa pochi mesi dopo la morte del musicista (1893)
per costruire, in collaborazione con Lev Ivanov, l’immortale
coreografia che ancora oggi entusiasma le platee di
tutto il mondo. Nel balletto si intrecciano pantomima,
i divertissement delle danze folkloristiche, le sfumature
malinconiche di Ivanov e l’atmosfera lunare che
accompagna l’arrivo di Odette, il doppio ruolo
Odette/Odile, cigno bianco e cigno nero, antitesi tra
Bene e Male, tra amor sacro e amor profano, tra luce
e tenebre. Questa unione singolare di elementi rinnova
ancora il fascino e la fama de «Il lago dei cigni»,
rendendo questo titolo uno dei più interessanti
per gli appassionati del balletto.
Il clima romantico
che si respira dall’inizio alla fine del balletto
proviene da un filone della letteratura mitteleuropea
che Fredy Franzutti fa propria con citazioni disseminate
nella drammaturgia. La trama si basa su un’antica
fiaba tedesca, «Il velo rubato», che da
sempre incanta grandi e bambini. Un gruppo di nobili
è in vacanza al lago: tra loro c’è
anche Sigfried, giovane rampollo di una ricca famiglia,
frivolo e incapace di costruire dei legami stabili.
Fatale per lui sarà l’incontro con Rothbart,
figura demoniaca che vive sulle sponde del lago con
un gruppo di giovani che - in cambio di una folle promessa
di libertà ed eterna giovinezza - egli ha trasformato
in cigni. Sigfried sarà capace di resistere alla
tentazione di vendere la sua anima a Rothbart, giurare
amore sincero a Odette e liberarla così dal terribile
incantesimo? Oppure cederà al fascino seducente
di Odile e si lascerà lui stesso trasformare
in cigno?
Scrive il critico
Vittoria Ottolenghi, a proposito dello spettacolo di
Franzutti: «C’è qualcuno che ancora
osa - dopo i prodigi conclamati di Mats Ek e di Mattew
Bourne - reinventare, a suo modo, uno dei capolavori,
per così dire, intoccabili: Il lago dei cigni.
E lo fa con diciotto ballerini, di sorprendente qualità,
con esito trionfale. Parliamo di Fredy Franzutti e del
Balletto del Sud».
Danzano nei ruoli
principali i primi ballerini della compagnia: Nuria
Salado Fustè (Odette/Odile), Matias Iaconianni
(il principe Sigfried), il brindisino Alessandro De
Ceglia (il mago Rotbarth), Beatrice Bartolomei (la madre
del principe), Alice Leoncini (la promessa fidanzata),
al loro fianco solisti e corpo di ballo del «Balletto
del Sud». Le scene sono di Francesco Palma.
«Nessuna compagnia
italiana e poche in Europa possono vantare tale repertorio
e preziosità di allestimenti». Michele
Nocera - Diva e Donna
Prezzi:
- primo settore: 20 euro;
- secondo settore: 15 euro;
- galleria: 10 euro;
- associazioni con minimo 15 partecipanti, tutti i settori:
10 euro;
- studenti fino a 25 anni, tutti i settori: 6 euro.
Si comincia alle
ore 18.30
Durata spettacolo: due ore (due atti)
Per tutte le informazioni www.nuovoteatroverdi.com -
T. 0831 562 554

Il lago dei cigni - Luigi Angelucci
Comunicato
UFFICIO STAMPA FONDAZIONE NUOVO TEATRO VERDI
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