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Dramma Sacro
"Dalla morte alla vita di Santa Maria Maddalena"
L’appuntamento
è di quelli che riconciliano con la storia. Un’opera
recuperata dal tempo e dallo scaffale di un antiquario
parigino. «Dalla morte alla vita di Santa Maria
Maddalena» è il dramma sacro di Leonardo
Leo che andrà in scena domenica 22 dicembre nella
chiesa di San Paolo Eremita di Brindisi, con inizio
alle ore 20: da San Vito dei Normanni a Parigi e ritorno,
è il viaggio che il genio di Leonardo Leo ha
fatto attraverso trecento anni di storia, una congerie
di epoche e stili che tuttavia non ha scalfito il carisma
compositivo del grande Maestro.
Lo spettacolo rientra
nella programmazione del Barocco Festival «Leonardo
Leo», che ha avuto il suo prologo nei mesi di
agosto e settembre, e vede il sostegno della Regione
Puglia e dell’Assessorato all’Industria
Turistica e Culturale, attraverso il Fondo speciale
cultura e patrimonio culturale.
La messa in scena
dell’opera “dimenticata” su Santa
Maria Maddalena rappresenta un traguardo per il Festival,
il compimento di un percorso cominciato nel 2011 con
il ritrovamento del manoscritto autografo del Maestro
di San Vito dei Normanni. Un cammino travagliato ma
costellato della grande determinazione di restituire
alla storia della musica un rigo perduto, un’opera
di cui si conosceva l’esistenza ma di cui si erano
perse le tracce.
Il dramma fu scritto
dal Leo per la cittadina di Atrani nel 1722 per la festa
di Santa Maria Maddalena, patrona della cittadina, il
20 luglio e replicato nei giorni successivi. Rappresentare
drammi sacri era divenuta una tradizione nella costiera
amalfitana, ma ancor più nella capitale già
nella seconda metà del Seicento. In questa fase
un ruolo di spicco ebbe il conservatorio «Santa
Maria di Loreto», che offriva l’intero “pacchetto”
(cantanti, musicisti e maestranze) per questo tipo di
rappresentazioni.
Il culto della “Maddalena”,
in costiera, venne introdotto dalla famiglia Gargano
proveniente dalle Puglie nella prima metà del
XII sec. ma si deve agli Angioini il rafforzamento tanto
da sentire l’esigenza di edificare nel 1274 una
chiesa in onore della santa. Gli avvisi di Napoli del
4 agosto del 1722 (in pratica i nostri quotidiani) così
scrivevano: «Applausi e pianto universali di tutti
i luoghi convicini e forastieri che v’intervennero,
sì per le parole del rinomato dott. Carlo de
Petris, come per la musica di Leonardo Leo, organista
della Reale Cappella, il tutto regolato dall’azione
di Andrea Agiunti e tutto per la cura di Giuseppe Pecoraro,
assai parziale di detta città, con farvi erigere
un nuovo teatro con palchetti e pitture, introducendovi
ancora balli sontuosi e vedute di fontane naturali,
il tutto in occasione della festa che si solennizzava
con ogni sacra pompa di detta santa». Leonardo
Leo rimase affascinato da tale figura tanto da dare
il nome di Maria Maddalena all’ultima dei suoi
cinque figli (1724) e due anni più tardi (1726)
da scrivere «Le Glorie della Penitenza»,
«oratorio in musica da rappresentarsi nella città
di Atrani, costa della città di Amalfi, per la
festività della gloriosa Santa Maria Maddalena».
Dell’opera ci rimane il libretto ma non anche
la musica.
«Abbiamo riscritto
un rigo della storia della musica…», così
ama esordire Cosimo Prontera, anima di un progetto che
ha visto nascere e fiorire un’esperienza da esportare.
All’indomani del ritrovamento del manoscritto,
undici anni fa nella libreria antiquaria di Terry Boden
a Parigi, Prontera ha messo in moto una macchina animata
dal rapporto vitale di un territorio con le proprie
radici. Una responsabilità che ha generato coesione
attorno a un progetto identitario.
Di lì l’acquisizione
con una petizione pubblica, la trascrizione delle circa
quattrocento pagine di musica, la messa in scena dell’opera
ad Atrani in anteprima ed in prima assoluta a San Vito
dei Normanni nell’ambito del Barocco Festival
«Leonardo Leo»; l’esposizione in alcune
mostre - è di questi giorni quella potentina
-, un convegno di musicologi internazionali nel prossimo
mese, la pubblicazione di un doppio disco e di un volume
che saranno presentati nel marzo prossimo.
L’esecuzione
dell’opera è affidata all’orchestra
barocca «La Confraternita de’ Musici»
diretta dallo stesso Prontera, affiancata da un ottimo
cast di cantanti tutti specialisti di questo repertorio:
la polacca Agata Bienkowska (mezzosoprano) nel ruolo
di Maria Maddalena, il romagnolo Gianluca Pasolini (tenore)
nel ruolo di Livia, il barese Giuseppe Naviglio (basso)
nel ruolo di Antuono, il romano Enrico Torre (controtenore)
nel ruolo di Materno, il tarantino Aurelio Schiavoni
(controtenore) nel ruolo di Angiolo, il milanese Carlo
Torriani (basso) nel ruolo di Demonio ed il palermitano
Paolo Lopez (sopranista) nel ruolo di Lico. L’opera,
per questo appuntamento, sarà rappresentata in
forma semiscenica per favorire la registrazione discografica
che sarà live, con le coreografie originali di
Maria Chiara Di Giulio.
Domenica 22 dicembre
ore 20 - Brindisi, chiesa di San Paolo Eremita
DALLA MORTE ALLA VITA DI SANTA MARIA MADDALENA
Dramma sacro - Musica di Leonardo Leo
Orchestra Barocca
La Confraternita de’ Musici
Cosimo Prontera direttore

Comunicato
Ufficio Stampa «Barocco Festival Leonardo Leo»
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