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LA STREET ART A BRINDISI

Paradiso Street Art

La Street Art come potenzialità d'investimento e di valorizzazione, anche economica, dei rioni periferici delle città. Sono ormai numerosi gli esempi di committenza pubblica che riconoscono in questa importante espressione artistica contemporanea l'opportunità concreta di rigenerazione sociale e culturale.
È quanto sta avvenendo anche a Brindisi con il progetto PA.ST.A., acronimo di Paradiso Street Art, ideato e attuato da Arca Nord Salento nell'ambito della riqualificazione edilizia dei fabbricati interessati da interventi di risanamento strutturale ed efficientamento energetico finanziati dalla Regione Puglia. L'obiettivo è quello di creare una serie di opere monumentali sulle facciate delle palazzine ERP del quartiere Paradiso, comprese tra le vie Egnazia, Serra e della Torretta, coinvolgendo la comunità attraverso interventi, incontri e laboratori artistici curati all'impresa sociale ImmaginAbile.
Si è partiti nell'estate del 2020 con un progetto pilota che ha coinvolto gli artisti Mattia Campo Dall'Orto e il brindisino Andrea Sergio, in arte Mr. Wany, con due murales realizzati sulle facciate dei fabbricati rispettivamente di piazza Giovanni Stano e piazza Botticelli.


Mattia Campo Dall'Orto e il suo murales Mid Summer Pages (ph. D.Guadalupi)

L'artista triestino Mattia Campo Dall'Orto ha realizzato un imponente murales su una delle facciate dei palazzi ch raffigura una grande fetta d'anguria, con tanti libri al posto dei semi. Alla base del disegno, intitolato Mid Summer Pages, c'è una bambina che legge, in momento di riflessione e raccoglimento, un sorta d invito alle giovani generazioni rispetto al piacere della lettura, dispositivo di conoscenza e crescita. I colori dell'opera sono saturi e densi, rievocano l'estate e l'infanzia.

A poche decine di metri di distanza l'opera di Mr. Wany, dove tra i palazzi e casermoni che ricordano il paesaggio urbano circostante, alberi d'ulivo, cielo azzurro e un sole sorridente, si muove un bambino dalle dimensioni gigantesche, con un costume rosso, pantaloncini, scarpe da ginnastica e corna di cervo, intento a giocare, o a togliere dalla strada una Alfetta, in scala 1:1, l'automobile icona di un certo periodo in cui la malavita e il contrabbando dominavano a Brindisi, un passato che il quartiere e la città vogliono gettarsi alle spalle una volta per tutte. "L'opera è volutamente allegra e solare, dai colori sgargianti, in stile cartoon, perché dedicata proprio ai bambini del quartiere cui auguro di scoprire la propria passione e coltivarla per incamminarsi sulla propria strada" dichiara l'artista di origini brindisine.

Il murales di Mr. Wany (clicca per ingrandire)
Mr. Wany davanti al suo murales

Sono trascorsi due anni prima che la terza opera, quella di Chiara "Kiki Skipi" Pulselli, venisse realizzato sul prospetto laterale della palazzina del lotto 11, con affaccio su via Filangeri. Il murales - "un omaggio alla città e ai suoi abitanti, al suo vento e al suo mare" - ha dichiarato l'autrice - è caratterizzato da una donna dai folti capelli blu, come le onde di un mare agitato, sui quali veleggia un libro-barca. La figura arancione è attorniata da nuvole e da una testa che soffia vento. Alla base del disegno interamente incorniciato da un tema floreale, è riportata la frase in brindisino: "Vai allu largu e lassa tuttu tretu", ispirata dal titolo di un brano scritto dal cantautore brindisino Amerigo Verardi.


Il murales di Chiara Pulselli

Una volta ultimati gli interventi di risanamento strutturale, anche la facciata nord dello stesso caseggiato è stata utilizzata come una gigantesca tela per un nuovo e suggestivo murales. A compiere l'opera intitolata "Una finestra in Paradiso" è stata chiamata Alice Pasquini, la più conosciuta ed affermata street artist italiana, che ha inteso raffigurare su un supporto appositamente preparato una ragazza seduta davanti ad una finestra che si affaccia su un panorama aperto sul mare, assorta ad ascoltare la musica in cuffia con in mano un libro e in compagnia di un grosso gatto. L'opera è ben visibile dalla SS379, una posizione strategica che accoglie e saluta chi percorre o entra in città in direzione sud.
Sul profilo Instagram di AliCé (è così che firma le sue opere d'arte) l'intervento artistico nel quartiere Paradiso è accompagnato da una frase di Italo Calvino: "dato che c'è mondo di qua e mondo di là della finestra, forse l'io non è altro che la finestra attraverso la quale il mondo guarda il mondo". In una video intervista l'artista romana spiega che "l'idea è quella di oltrepassare questo muro attraverso una finestra", l'elemento architettonico che pone "nella posizione di spettatore in un momento intimo e personale". Il murales "riprende i veri colori dell'architettura e vuole inserirsi nel contesto", con un evidente riferimento alle tinte che arricchiscono il nuovo prospetto principale del fabbricato. A Brindisi non tutti hanno espresso un parere favorevole per la scelta della vivace colorazione di pareti e balconi, anche se gli abitanti della palazzina sono contenti e ne vanno orgogliosi.


Il murales di Alice Pasquini

Le persone che qui vivono hanno accolto benissimo sia Chiara che Alice, entrambe sono subito entrate in empatia con gli abitanti del quartiere, la stessa cosa era già avvenuta nel 2020 con Mattia e Andrea, ed è proprio dal confronto e il coinvolgimento con la comunità residente che gli artisti traggono l'ispirazione giusta per sviluppare i temi dei loro disegni. "Si crea una confidenza come non avviene in nessun altro contesto - spiega Alice Pasquini, le cui opere si trovano a Parigi, Oslo, Mosca, Marrakech, Saigon, Londra, Barcellona e Melbourne - sono entrata nelle case delle persone fisicamente, questo rappresenta la vera opera d'arte, al di là di quello che resta e di come momento in cui viene creato. È proprio la relazione che si stabilisce con le persone a far diventare tutto ciò un'opera collettiva. Questo succede spesso con la street art, una arte sociale per eccellenza, dove il muro diviene un simbolo forte: la gente osserva qualcosa che è davanti ad un luogo che gli appartiene."


Il murales di Alice Pasquini sulla Palazzina del lotto 11 al quartiere Paradiso

A seguire gli artisti e a organizzare le operazioni sul cantiere artistico ci sono Ennio Ciotta [1] e Daniele Guadalupi [2], entrambi hanno maturato importanti e significative esperienze in progetti nazionali di rigenerazione urbana. Ennio in particolare, oltre ad essere autore di alcuni libri di successo sul tema, è stato ovunque in Italia e conosce numerosi street artist di livello internazionale. Da ragazzi avevano già una visione artistico immaginifica di ciò che poi è stato poi realizzato al rione Paradiso, per loro questo è un luogo ideale per ospitare una mostra permanente di murales, una vera e propria galleria d'arte a cielo aperto, un sentire comune che finalmente sta diventando realtà. Il tutto grazie anche ai post molto seguiti sui social, nei quali la città viene regolarmente raccontata attraverso le innovative idee di arte pubblica. Brindisi, infatti, è un luogo dove questi speciali artisti sono desiderosi di lasciare la loro firma, tutti rispondono positivamente e con entusiasmo, dimostrando grande voglia di dipingere nella città riconosciuta ovunque come la capitale italiana della cultura Hip Hop.


Da sx Bruno (compagno di Alice Pasquini, artista e suo collaboratore), Ennio Ciotta, Alice Pasquini, Daniele Guadalupi, Fabio Zorlak (dj e anima musicale del progetto)

Attraverso gli interventi di arte urbana si stanno trasformando i luoghi dell'abbandono in spazi di rigenerazione sociale e culturale, il quartiere infatti sta vivendo una apprezzabile rinascita grazie soprattutto al fondamentale contributo e all'impegno degli abitanti, che partecipano e interagiscono attivamente e con entusiasmo ad ogni iniziativa. I residenti si impegnano, ogni giorno, innescando una serie di dinamiche per aprire il quartiere alla città, anche per superare la stigmatizzazione che ha sempre accompagnato il rione.
Merito va dato ad Arca Nord Salento, ente promotore del progetto e proprietaria della venti palazzine (lotti numerati da 11 a 30), non solo per aver avviato gli improrogabili lavori di ristrutturazione degli edifici, ma anche per aver inserito nel programma la decorazione due prospetti laterali di ogni fabbricato, che essendo liberi da impedimenti possono ospitare i quaranta murales previsti, ciascuno dalle dimensioni di circa 11 mt di larghezza per 15 mt di altezza. Inoltre, è stato scelto un team di coordinamento sul campo tutto brindisino, afferenti al collettivo ImmaginAbile, fatto di ragazzi animati da una grande passione e con una indiscussa competenza, che si impegnano quotidianamente ad assistere e coadiuvare gli artisti senza mai "apparire". Il progetto è stato avviato in sinergia con il Teatro Pubblico Pugliese, BJCEM (Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo) e Comune di Brindisi.

I giovani del gruppo locale sono costantemente impegnati nell'organizzare i successivi lavori per la realizzazione di nuove opere monumentali, a dipingerle ci sono altrettanti artisti, vere "superstar" di livello internazionale, due dei quali sono fortemente desiderosi di tornare e lavorare nella loro città d'origine, per loro è la prima volta.

Fotogallery (clicca per ingrandire)
Huntoland
Chekos Art
Stefano Phen
 
GiulioRosk Gebbia
Fabrizio De Tommaso
 

 

Altre opere di Street Art a Brindisi

Nel luglio 2021 nel sottopoasso ferroviario perdonale che unisce via Appia con il centro cittadino è stato portato a termine un murales intitolato "Luna" e realizzato da Mr Wany, nome d'arte di Andrea Sergio, un intervento artistico nell'ambito della seconda edizione del Brindisi Performing ARTS Festival, nato da un'idea del direttore artistico, Vito Alfarano, sostenuta dal Comune di Brindisi. Una una galleria d'arte con tante citazioni sulla città e riferimenti alla vita privata dell'artista che appartengono ad ogni essere umano: l'amore e il desiderio di un futuro migliore. Entrando da via Appia si legge"Questo è un atto d'amore. Amo Brindisi in modo incondizionato, la immagino rifiorire, ogni giorno. Sempre più bella".
Successivamente una parte di questi murales sono stati coperti dauna vernice bianca, un "intervento necessario poiché la muratura sottostante è stata interessata da lavori di messa in sicurezza a causa di precarie condizioni statiche, a salvaguardia della pubblica e privata incolumità", come scritto in un post sulla pagina Facebook dell'amministrazione comunale.

Dello stesso artista l'opera che raffigura il passaggio della borraccia di Coppi e Bartali.sulla Cabina elettrica di E-Distribuione di via Tosi, al rione Sant'Elia, realizzata in occasione del Giro d'Italia n.103, edizione 2020. Un momento iconico di sport rappresentata su una delle dodici cabine secondarie scelte lungo tutto il percorso della prestigiosa manifestazione sportiva per raccontarne la storia.
"Un passaggio è qualcosa che si muove ma resta. In questa immagine il passaggio è un gesto di solidarietà, sportività, umanità. Una citazione di un gesto di due importanti nomi del ciclismo rimasto nella memoria di tutti" racconta l'autore, che aggiunge: "il passaggio del Giro, un movimento seguito da mille spettatori che evoca da sempre emozioni, ricordi. Il passaggio è un mutamento, il passaggio è tramandare dei valori, il passaggio è la parola chiave di tutta la nostra evoluzione".



La cabina secondaria di via Tosi dipinta da Mr Wany in occsione del Giro d'Italia 2020

Un ulteriore intervento artistico di Mr Wany è visibile al Parco della Gioia della frazione di Tuturano, qui il noto artista ha rappresentato, su circa 70 metri del muro perimetrale interno, diversi noti ed amati personaggi dei cartoon. L'evento si è svolto il 23 luglio 2022 in occasione del Tuturano Street Day, appuntamento fortemente voluto dall'associazione Comitato Frazione Tuturano.
All'interno del parco c'è una delle poche piste da skateboard presente sull'intero territorio, dove spesso vengono ospitati per gli allenamenti ragazzi proveniente anche da fuori provincia. Inoltre vi è nsiste una parete di arrampicata e un campo da basket da 3vs3.




I murales realizzati da Mr Wany al Parco della Gioia di Tuturano

Nel 2019 la street art è arrivata anche all'Ospedale Perrino di Brindisi. Merito dell'associazione 'Progetti per la radioterapia', che ha vinto la settima edizione del bando Orizzonti solidali, promosso dalla Fondazione Megamark di Trani con il patrocinio della Regione Puglia, l'assessorato al Welfare e la collaborazione dei supermercati A&O, Famila e Iperfamila.
Grazie a questo impegno è stato possibile colorare la palazzina della Radioterapia allo scopo di rendere più rasserenante l'accesso dei pazienti alle cure. La realizzazione dell'opera è firmata dall'Associazione culturale 167/B street e rientra in un progetto più ampio dal nome 'Il giardino della cura". Sono state utilizzate le stesse tinte, il verde e il giallo, scelte per il rinnovo della facciata dell'intero presidio ospedaliero brindisino.


La palazzina di Redioterapia dell'Ospedale "Perrino" in fase di colorazione

Giovanni Membola

[1] Ennio Ciotta, giornalista, scrittore DJ, agitatore controculturale, da sempre si occupa di tutala dei beni comuni, difesa dei diritti, ecologia radicale, movimenti underground e soprattutto di street art. Ha scritto e pubblicato "Street art, la rivoluzione dele strade" (Bepress, 2011), "Di contrabbando" (Bepress, 2016), "In trash we trust. Racconti per un mondo peggiore" (Ergot, 2023)

[2] Daniele Guadalupi si occupa di arte pubblica da circa 15 anni, prediligendo progetti che coinvolgano comunità locali in processi di rigenerazione, di rafforzamento dell'identità e del senso di appartenenza. Ha frequentato la facoltà di Beni Culturali a Lecce e si è laureato presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna con 110 e lode, con un master di primo livello presso la NABA di Milano in Photography and visual art. Ha inoltre creato il laboratorio di Arti Urbane per bambini e ragazzi del quatiere Paradiso e della città in generale presso il Centro di Aggregazione Giovanile. Ha collaborato negli interventi di arte partecipata sulle tribune di Parco Buscicchio e sulla facciata della scuola di via Mantegna 23 del Comprensivo Sant'Elia Commenda, e ha ideato e coordinato - in qualità di direttore artistico - il Palio di Sant'Elia. Da artista utilizza diversi media: pittura, fotografia e video.

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