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Monumenti - STATUA DI CESARE AUGUSTO OTTAVIANO

In piazza del Popolo, a Brindisi, si erge la bella statua di Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto (nato il 23 settembre del 63 a. C. e morto il 19 agosto del 14 d. C.), figlio adottivo di Giulio Cesare e primo imperatore romano. E’ la copia in bronzo dell’originale in marmo ritrovato a Roma, nella zona di Prima Porta, durante gli scavi eseguiti nel 1863-64 nella villa di Livia Drusilla Claudia, moglie dell’imperatore.
La statua vuole ricordare il periodo forse di maggiore sviluppo della città, quando Augusto, grato anche per l’appoggio ricevuto dai brindisini nella sua contesa per la supremazia contro Antonio (cui seguì il trattato detto “pace brindisina”, firmato a Brindisi nel settembre del 40 a. C.), vi stanziò una delle sue tre flotte da guerra, col relativo arsenale; e ne fece il porto più importante nelle comunicazioni dell’Impero con l’Oriente.
Grande centro industriale e commerciale, oltre che agricolo e artigianale, Brindisi esportava i suoi prodotti in tutti i Paesi del Mediterraneo e, proprio sotto Augusto, fu tra le più grandi città d’Italia. Alla riorganizzazione dello Stato e alle floride condizioni economiche si accompagnò la fioritura delle arti e delle lettere. Il maggiore poeta latino, Publio Virgilio Marone, a Brindisi morì nel 19 a. C.; e dopo oltre venti secoli la città ricorda il sito in cui era la sua casa, in cima alla scalinata che dal Poeta prende il nome.

Nella splendida statua, detta di Prima Porta, o di Augusto loricato, l’imperatore è raffigurato nel gesto col quale richiede il silenzio prima di parlare all’esercito per incitarlo alla battaglia. La corazza (o lorica) dell’imperatore è in cuoio, riccamente decorata, ed è indossata su una corta tunica militare; intorno ai fianchi ha il paludamentum, il manto del generale. Nella mano sinistra impugnava la lancia, di cui la statua è priva. Nella copia brindisina manca pure il piccolo Eros che cavalca un delfino, che nell’originale abbraccia la parte inferiore della gamba destra di Augusto.
Una copia in marmo dell’originale conservato nei Musei Vaticani, potrebbe in futuro arricchire la prestigiosa sede di rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, il palazzo Granafei-Nervegna, che già espone alla vista ravvicinata dei visitatori il capitello della colonna romana.

Testo di Roberto Piliego

La statua in bronzo di Ottaviano Augusto in piazza del Popolo a Brindisi (ph. G.Membola) La Statua di Augusto custodita nei Musei Vaticani
(ph. Till Niermann)

La statua che ritrae Ottaviano Augusto (e non Giulio Cesare, come i meno attenti erroneamente ritengono) fu donata il 25 maggio 1935 dal governatore di Roma alla città di Brindisi per celebrarle il bimillenario Augusteo e per ricordare lo stretto legame fra le due citta’. Si volle anche ricordare e celebrare la fedelta’ dei brindisini a Roma sin dal periodo Augusteo, quando in varie vicissitudini che interesano la storia dell’impero Romano i brindisini rimasero fedeli a Giulio Cesare ad Ottaviano Augusto.
Con il dono della statua Roma dimostra ancora una volta tutta la sua riconoscenza alla fedelissima Brindisi che assunse un ruolo molto importante anche nel periodo fascista.

Nota di Danny Vitale (del Gruppo Archeologico Brindisino)

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» Il busto di Garibaldi a Piazza del Popolo

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