Brindisini illustri - RUGGERO FLORES
Il valoroso capitano di
ventura è nato a Brindisi tra il 1266 e il 1268, secondogenito di una
nobildonna locale (forse della famiglia dei Ripalta) e dal nobile
tedesco Riccardo Blun (che cambio il suo
cognome in Flores).
Rimasto orfano in tenera età e privato dei beni del padre - morto nella
battaglia di Tagliacozzo, crebbe a Brindisi, città marinara e sede di
un attivissimo arsenale navale. A otto anni frate Vassayl da Marsiglia,
comandante di una nave templare che aveva notato il ragazzo
interessarsi alle attività marinare che si svolgevano nel porto, chiese
ed ottenne l'affidamento del ragazzo dalla madre.
Ruggero mostrò da subito coraggio e grandi attitudini marinaresche, al
punto che fu introdotto nell'Ordine dei Templari
e, appena ventenne, gli fu dato il comando della nave Falcone, la più
grande dell'Ordine; con questa nave ha partecipato a numerose imprese e
riuscendo a salvare i cristiani dall'assedio dei musulmani.
Sdegnato
con Carlo d'Angiò per aver confiscato i beni del padre, Ruggero passò a
combattere con gli aragonesi, distinguendosi per le sue imprese
belliche e, divenuto vice ammiraglio degli Almogaveri (mercenari
catalani e aragonesi), è stato l'artefice della liberazione di Messina
dall'assedio angioino.
Con
la pace del 1302 tra Carlo e Federico, passò al servizio
dell'imperatore d'oriente Andronico II, in guerra contro gli ottomani.
Con le sue armate (Companya catalana) Ruggero riuscì ad ottennere
numerose vittorie contro i turchi, costretti a lasciare i loro domini
territoriali dell'Egeo. Queste vittorie lo portarono ad avere un forte
prestigio sull'imperatore che lo coronò con importanti onorificenze, ma
anche l'invidia del figlio Michele, l'erede al trono, che sospettoso di
questo valoroso cavaliere ancora 37enne, lo fece uccidere a tradimento
nel 1305.
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