Non serve cercare
un filo conduttore. La stagione 2025-26 del Nuovo
Teatro Verdi di Brindisi si costruisce per incastri
e attraversamenti. Ogni titolo è una porta
aperta su un mondo diverso: un rione napoletano, una
tenda achea, un palazzo borghese, un manicomio finto,
una casa vera. Il teatro accoglie linguaggi differenti,
il dramma convive con lironia, la memoria con
la leggerezza, lidentità con il travestimento.
Storie da ascoltare, senza didascalie.
Un Teatro accessibile e in dialogo con il presente,
più vivo e partecipato, con grandi nomi della
scena e un caleidoscopio di poetiche. È quanto
emerso nella conferenza stampa di presentazione che
si è svolta questa mattina nella sala Mario
Marino Guadalupi a Palazzo di Città alla presenza
del sindaco Giuseppe Marchionna, del presidente della
Fondazione Chris Torch (in collegamento), della consigliera
di amministazione Federica Masi e del direttore artistico
Carmelo Grassi.
Il sipario si apre
sulla commedia. Benvenuti in casa Esposito,
il 25 novembre, mette in scena la tragicomica
parabola di Tonino, figlio di un boss del rione Sanità
con una sola ambizione: diventare come il padre. Ma
Tonino è imbranato, ingenuo, costantemente
fuori tempo. Una sequenza di disastri, equivoci e
apparizioni (fra cui un teschio parlante e uniguana
silenziosa) trascina lo spettatore dentro una Napoli
caricaturale ma affilata. Giovanni Esposito e Nunzia
Schiano guidano un cast spumeggiante. Un modo
ironico e irriverente per smascherare la retorica
della criminalità e ribaltarla con il disincanto
della risata.
Dicembre si apre
con un salto indietro nel tempo, fino alle tende della
guerra di Troia. Iliade. Il gioco degli Dei,
in programma il 3 dicembre, è un grande
affresco scenico che rilegge lepica omerica
attraverso la voce e il corpo di Alessio Boni e
Antonella Attili. La guerra non è qui racconto
di gloria ma di spaesamento. Gli uomini non decidono,
sono guidati - o manipolati - dagli dèi. Il
gruppo del Quadrivio (Boni, Aldorasi, Niccolini e
Prayer) costruisce uno spettacolo che mette in relazione
mito e attualità interrogando lidea di
responsabilità e riscoprendo nella poesia antica
le domande di oggi.
Un altro viaggio
nella memoria, ma stavolta musicale, arriva il 20
gennaio, con Formula 3 - Live Concert.
La storica band nata nel 1969 e legata a doppio filo
a Lucio Battisti ripercorre un repertorio che ha segnato
più di una generazione. Da Questo folle
sentimento a Io ritorno solo, fino
a Eppur mi son scordato di te, il concerto
è una traversata sonora tra le stagioni della
musica italiana, con una band che non suona solo per
ricordare, ma per far rivivere.
Il 2026 si apre
al grande teatro napoletano con un classico di Eduardo
Scarpetta. Il medico dei pazzi,
il 27 gennaio, rivive in una nuova versione
firmata da Leo Muscato che sposta lazione negli
anni 70 e 80. La pensione trasformata
in manicomio, i finti pazzi, le gag surreali: tutto
resta, ma tutto cambia. Gianfelice Imparato
dà nuova linfa alla maschera di Don Felice
in una commedia che esplora il confine tra ingenuità
e finzione, tra verità e follia. Una macchina
comica perfetta che, anche a distanza di oltre un
secolo, continua a funzionare con precisione assoluta.
La stagione prosegue
lungo la linea sottile che separa il riso dalla malinconia.
Claudio Bisio, il 12 marzo, porta in
scena La mia vita raccontata male,
un monologo tratto dai testi di Francesco Piccolo.
Lo spettacolo è un mosaico di episodi privati
e pubblici, scelte minime, felicità accidentali,
battute che sembrano leggere e poi si rivelano rivelatrici.
Accompagnato da due musicisti in scena, Bisio costruisce
una partitura fatta di piccoli inciampi e osservazioni
affilate in cui è facile riconoscersi. Perché
- lo si capisce in fretta - quella vita raccontata
male è anche un po la nostra.
Alle soglie della
primavera, il 20 marzo, tocca a Emilio Solfrizzi
con Anfitrione, rilettura di una
delle commedie più conosciute di Plauto. Un
testo antico che continua a porre una domanda attualissima:
siamo davvero chi crediamo di essere? O siamo quello
che gli altri vedono? Tra dèi travestiti, mariti
gelosi e servi confusi, lo spettacolo costruisce un
gioco di specchi comico e intelligente, capace di
parlare anche allepoca dei social e delle identità
fluide.
Doppia data l8
e il 9 aprile con Malinconico. Moderatamente
felice, tratto dai romanzi di Diego De Silva
e portato in scena da Massimiliano Gallo, che
interpreta e cura la regia. Vincenzo Malinconico è
un avvocato in crisi, un uomo a metà, sempre
fuori posto ma stranamente lucido. In tre atti - lavoro,
amore, famiglia - la sua storia diventa quella di
molti. Accanto a Gallo, Biagio Musella e le canzoni
originali eseguite da Joe Barbieri: perché
anche la confusione, se raccontata bene, può
diventare musica.
Il 19 aprile
arriva Squilla il telefono, con
Vincenzo De Lucia, protagonista di uno spettacolo
che unisce varietà, comicità e trasformismo.
Lo spettacolo mescola varietà e teatro, imitazione
e musica, satira e improvvisazione. A tenere insieme
tutto è il talento trasformista di De Lucia,
capace di passare con naturalezza da una voce allaltra,
da un registro allaltro, senza perdere ritmo
né intelligenza. Un gioco continuo con il pubblico
che diverte senza mai banalizzare.
VERDI GREEN
Dopo il successo dello scorso anno, la stagione 202526
conferma la finestra Verdi Green, pensata
per il pubblico giovane, ma non solo. Quattro titoli,
quattro modi diversi di abitare il contemporaneo,
tra racconto, comicità, musica e ricerca.
Il 7 dicembre, Ubi Maior
mette in scena la storia di Tito, campione olimpico
di scherma che si trova a dover affrontare un problema
più grande di ogni avversario: un segreto familiare
che mette in crisi le sue certezze. Leo Gassmann
e Sabrina Knaflitz interpretano una vicenda intensa,
una riflessione su responsabilità, principi
e sacrificio.
Due settimane più tardi, il 13 gennaio,
Michele Riondino firma e interpreta ART
di Yasmine Reza. Tre amici e un quadro bianco: basta
questo per far esplodere un conflitto comico e feroce
sullarte, sullamicizia e su ciò
che davvero vediamo quando guardiamo qualcosa. O qualcuno.
Il 26 febbraio, Corrado Nuzzo e Maria Di
Biase mettono in scena Totalmente incompatibili,
spettacolo che parte dalla loro esperienza di coppia
e finisce per parlare della nostra difficoltà
- collettiva - a stare nel presente. Un racconto semiserio
sulle contraddizioni, le nevrosi e la (im)possibilità
di capirsi davvero.
Si chiude il 9 maggio con Non so piangere
a comando di e con Giulia Vecchio.
Unattrice che non riesce a piangere in scena
sfida se stessa - e il pubblico - in uno spettacolo
ogni sera diverso. Sketch, monologhi, musica e autoironia
per riflettere sulla libertà di essere qualcosa
che non rientra nei generi.
Stagione artistica 2025-2026
Nuovo Teatro Verdi | Brindisi
25 novembre ore 20.30
Giovanni Esposito, Nunzia Schiano
BENVENUTI IN CASA ESPOSITO
scritta da Paolo Caiazzo, Pino Imperatore, Alessandro
Siani
regia Alessandro Siani
3 dicembre ore 20.30
Alessio Boni, Antonella Attili
ILIADE. Il gioco degli Dei
testo di Francesco Niccolini
liberamente ispirato allIliade di Omero
drammaturgia di Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Francesco
Niccolini e Marcello Prayer
7 dicembre ore 18.30
VERDI GREEN
Leo Gassmann, Sabrina Knaflitz
UBI MAIOR
di Franco Bertini
regia Enrico Maria Lamanna
13 gennaio ore 20.30
VERDI GREEN
Michele Riondino
ART
di Yasmine Reza
regia Michele Riondino
20 gennaio ore 20.30
Formula 3
LIVE CONCERT
Siamo tutti figli di Battisti
27 gennaio ore 20.30
Gianfelice Imparato
IL MEDICO DEI PAZZI
di Eduardo Scarpetta
regia e adattamento Leo Muscato
26 febbraio ore 20.30
VERDI GREEN
Corrado Nuzzo, Maria Di Biase
TOTALMENTE INCOMPATIBILI
12 marzo ore 20.30
Claudio Bisio
LA MIA VITA RACCONTATA MALE
da Francesco Piccolo
con i musicisti Marco Bianchi e Pietro Guarracino
regia Giorgio Gallione
20 marzo ore 20.30
Emilio Solfrizzi
ANFITRIONE
di Plauto
regia Emilio Solfrizzi
8 e 9 aprile 20.30
Massimiliano Gallo
MALINCONICO. Moderatamente felice
di Diego De Silva e Massimiliano Gallo
regia Massimiliano Gallo
19 aprile ore 18.30
Vincenzo De Lucia
SQUILLA IL TELEFONO
di Vincenzo De Lucia, Vincenzo Comunale e Alfredo
Le Boffe
musica ed arrangiamenti Claudio Romano
9 maggio ore 18.30
VERDI GREEN
Giulia Vecchio
NON SO PIANGERE A COMANDO
di Giulia Vecchio, Andrea Delfino, Rossella Rizzi,
Tano Mongelli
-> Locandina
UFFICIO STAMPA
FONDAZIONE NUOVO TEATRO VERDI