Ansioso, ipocondriaco
ed esasperato dalle difficoltà economiche legate
alla pandemia. È Il vedovo allegro,
commedia scritta, diretta e interpretata da Carlo
Buccirosso, in programma al Nuovo Teatro Verdi di
Brindisi lunedì 12 febbraio, con sipario alle
ore 20.30. Lo spettacolo sostituisce Amanti,
tra i titoli in abbonamento. Biglietti disponibili
alla pagina
rebrand.ly/VedovoAllegro e al botteghino del Verdi,
aperto il giorno dello spettacolo dalle ore 11 alle
13 e dalle 19 alle 20.30. Info T. 0831 562 554 e botteghino@nuovoteatroverdi.com.
Con Il vedovo
allegro Buccirosso racconta gli effetti della
pandemia dopo che lo stesso attore aveva di fatto
chiuso le scene proprio a Brindisi il 3 marzo 2020
con lo spettacolo La rottamazione di un italiano
perbene, prima che i teatri fossero messi in
sordina con il primo lockdown. In scena anche Gino
Monteleone, Massimo Andrei, Elvira Zingone, Davide
Marotta, Donatella De Felice, Stefania De Francesco
e Matteo Tugnoli.
La commedia è
un intreccio intessuto sulla storia di Cosimo Cannavacciuolo,
interpretato da Carlo Buccirosso, un personaggio complesso
in bilico tra amarezza e leggerezza: il vedovo, inizialmente
tuttaltro che allegro, incarna il ruolo delluomo
medio borghese afflitto dai lunghi strascichi della
pandemia, stretto nella morsa di ansie e paure. Inquilino
del terzo piano di un antico palazzone situato nel
centro di Napoli, persa la sua amata moglie a causa
del virus, si ritrova a combattere la solitudine e
gli stenti dovuti al fallimento della propria attività
di antiquariato, che lo ha costretto a riempirsi casa
della merce invenduta del suo negozio e a dover lottare
contro lombra incombente della banca concessionaria
del mutuo che minaccia lesproprio e la confisca
del suo appartamento. La vita di Cosimo sarebbe molto
più vuota e monotona senza la presenza di Salvatore,
bizzarro custode del palazzo, e dei suoi due figli
Ninuccio e Angelina, il primo in costante combutta
con lo stesso e la seconda votata al matrimonio e
alla pulizia del suo appartamento. Ed è anche
per alleggerire le difficoltà economiche del
momento che Cosimo ha concesso luso di una camera
dellappartamento a Virginia, giovane trasformista
di cinema e teatro che gli porta una ventata di spensieratezza.
Ma la vera angoscia del vedovo antiquario è
rappresentata dai coniugi Tomacelli, vicini di casa,
depositari di un segreto che da mesi rende ancora
più complessa la sua quotidiana e strenua lotta
per la sopravvivenza. Riuscirà linquilino
del terzo piano a uscire dal baratro in cui è
piombato ormai da tre anni?
«È
il racconto di un uomo solo che vive in una casa piena
di cimeli», ha spiegato Buccirosso. Con ironia
e arguzia, lattore e regista napoletano esplora
il dramma che ha colpito tante famiglie durante lemergenza
Covid. Con il linguaggio della commedia, Buccirosso
dipana questi aspetti drammatici portando in rilievo
lemarginazione di chi ha perso tutto e vive
nella paura del futuro, non sapendo da che parte ricominciare.
«Accanto al protagonista - ha proseguito Buccirosso
- si muovono altri personaggi, come i vicini di casa
morbosamente interessati alle sue sorti e depositari
di insondabili segreti. Il vicino, infatti, è
il direttore della banca presso cui Cannavacciuolo
ha acceso il mutuo per la sua abitazione. Cè,
poi, il classico portiere impiccione, anche lui rimasto
solo dopo labbandono della moglie».
Nellipocondria
e nellangoscia, Cannavacciuolo dà fondo
alle sue energie per andare avanti. «È
uno spettacolo coperto dal mistero - ha precisato
Buccirosso -. Fin dall'inizio si aprono scenari misteriosi,
senza una chiara comprensione di ciò che accade.
Questa commedia non racconta il Covid, ma le conseguenze
dolorose che ha generato mettendo sul lastrico molte
famiglie. A causa del Covid, il mio personaggio è
diventato paranoico e ha perso quasi tutto, anche
le emozioni. Ma lo spettacolo finisce nel segno pacificante
della speranza, come accade nelle favole». Il
vedovo allegro punta i riflettori sulla solitudine,
una condizione che appartiene alla società
contemporanea ma che il Covid ha criticizzato fissandola
nella vita di ciascuno. «È una commedia
divertente - ha concluso Buccirosso - che affronta
anche un tema attuale come linseminazione eterologa,
di cui non si parla abbastanza, neppure in teatro
e nel cinema. Il pubblico si diverte e riflette. In
fondo il compito del teatro è proprio questo,
creare un legame stretto tra risate e coscienza sul
tempo che viviamo. La commedia invita a riflettere
sulla potenza e sulla bellezza della condivisione».
Suspense ed emozioni assicurate, dunque, con una commedia
che plaude al valore della solidarietà in una
società dominata dagli individualismi, dalle
ambizioni e dagli interessi personali, tratti cristallizzati
che sovrastano il bene comune.
Brindisi, domenica
11 febbraio 2024