AMBIENTE & NATURA
Invaso
artificiale e il parco del Cillarese
Oasi di Protezione
Posta
appena fuori il centro abitato, l'area č caratterizzata dal bacino
idrico, di circa 276 ettari complessivi, ottenuto con lo sbarramento a
mezzo di una diga di terra, dell'invaso naturale alimentato dai corsi
d'acqua provenienti da nord-ovest e che sfociano nel porto interno. E'
in gestione al Consorzio SISRI.
La diga, alta 16,5 e lunga 329 metri, č stata completata l'1 dicembre
del 1980 con lo scopo di di fornire acqua all'Area di Sviluppo
Industriale della cittā.
Subito
dopo la sua realizzazione č divenuta un'importante
zona di svernamento e nidificazione per gli
uccelli acquatici migratori come il Moriglione,
il Mestolone, la Moretta tabaccata (Aythya
nyroca) anatra molto rara in Italia, la
Folaga (Fulica atra), il Tuffetto (Tachybaptus
ruficollis), lo Svasso, la Garzetta (Egretta
garzetta) e l' Airone cenerino (Ardea cinerea).
Per migliorarne l'aspetto paesaggistico č stata
forestata una vasta area con utilizzo di specie
non autoctone come pini (Pinus halepensis),
eucalipti (Eucaliptus camaldulensis)
e acacia (Acacia cyanophylla).
Nel 2013 è stato inaugurato un parco
urbano (link).
Invaso del
Cillarese, in fondo la diga di sbarramento (foto M. Gioia - 2002)
Il
nome Cillarese deriva Cillo Reyes, volgarizzamento di Francesco De Los
Reyes, proprietario dell'omonima masseria nel XVIII secolo.
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