Monumenti
IL LICEO GINNASIO
"B. MARZOLLA"
L'istituto scolastico in origine aveva sede presso
il Palazzo del Seminario, nel 1933 fu inaugurato il
nuovo edificio caratterizzato dalla "sobria monumentalità"
tipica dell'epoca
Seppur poco considerato,
l'edificio didattico oggi sede della scuola media Virgilio
può dirsi caratterizzato da una interessante
tecnica stilistica, espressione dell'austerità
monumentale tanto ricercata dal regime negli anni Trenta
del '900. Realizzato in soli ventidue mesi, il fabbricato
fu inaugurato con la benedizione dall'arcivescovo Tommaso
Valeri il 12 gennaio del 1933, era presente il sottosegretario
al Ministero dell'Educazione Nazionale Prof. Arrigo
Solmi, noto "fascista appassionato e fervente",
nonché "uno dei più insigni storici
e giuristi d'Italia", giunto in treno dalla
capitale. Durante la festosa e solenne cerimonia "il
messaggero del Duce" consegnò all'on.
Ugo Bono una medaglia di benemerenza dell'Opera
Nazionale Balilla, concessagli dal Benito Mussolini
per il suo forte interessamento nei confronti delle
organizzazioni giovanili. Il parlamentare brindisino
si era molto impegnato anche per l'ottenimento della
"regificazione" del liceo comunale dopo la
riforma Gentile del 1927.
La prima sede del Liceo Ginnasio
al Palazzo del Seminario
La necessità
di dare ai giovani studenti brindisini una sede degna
di un istituto statale era particolarmente sentita dall'intera
cittadinanza, "un sogno diventato realtà"
- scrissero i giornali dell'epoca - raggiunto grazie
alla collaborazione e agli sforzi delle amministrazioni
provinciale e comunale, già attivamente impegnate
nel settore dell'edilizia scolastica. Oltre all'on.
Bono contribuirono alla riuscita del progetto altre
importati figure politiche della città, come
i prefetti Perez e Mutinelli, il podestà
Serafino Giannelli e il preside dell'istituto
prof. Giacomo Candido. E finalmente "dagli
stambugi delle Scuole Pie, dalle malridotte aule del
Seminario, dalle angustie di Montecristo, il Liceo Ginnasio,
dopo un travaglioso peregrinare, giunge finalmente alla
sua casa bella, alla sua casa piena di aria e di sole",
raccontano le cronache di quei giorni. L'istituto infatti
non aveva mai avuto una propria sede, era stato ospitato
presso il Palazzo del Seminario sin dal gennaio del
1866, quando il municipio aveva preso ufficialmente
possesso dell'immobile in conseguenza alla soppressione
e conversione degli enti ecclesiastici, destinandolo
a "Collegio Convitto Teologico" e "Ginnasio
Convitto Nazionale", intitolato ad Annibale
De Leo. Quasi trent'anni dopo (luglio 1893), grazie
al raggiungimento di un ottimo livello di efficienza
scolastica, conforme ai regolamenti e ai programmi governativi
in vigore, con il decreto del ministero della pubblica
istruzione il ginnasio comunale di Brindisi venne "pareggiato
ai governativi con diritto di dare esami e rilasciare
diplomi". Nell'agosto del 1905 il consiglio
dei professori accolse "per acclamazione"
la proposta del direttore prof. Palma di intitolare
la scuola al cartografo brindisino Benedetto Marzolla,
decisione poi deliberata dal consiglio comunale qualche
mese dopo.
Il liceo ginnasio prima dell'elevazione
del terzo piano
Ormai la sede era
divenuta piccola ed angusta, inadatta alla crescita
della popolazione scolastica: già nel 1916 alcune
aule furono alloggiate nei locali di Palazzo Guerrieri,
mentre nel 1928 il Ginnasio e alcune classi del Liceo
furono trasferite nell'ex convento dei frati domenicani
attiguo alla chiesa del Cristo, da poco ristrutturato
e già sede dell'Istituto Tecnico Commerciale,
la cosiddetta "scuola di ragioneria". Era
quindi necessario dotare l'istituto di un nuovo e più
decoroso edificio, basti pensare che nell'anno scolastico
1932-33 il Ginnasio era frequentato da 238 alunni, di
cui 158 maschi e 80 femmine, 50 in più rispetto
all'anno precedente, mentre al Liceo si erano iscritti
92 alunni (78 ragazzi e 14 ragazze), e per la mancanza
di posti non furono accettate ben sessanta domande di
ammissione. Infatti, nonostante l'evidente disagio economico
della popolazione, da qualche anno a Brindisi si registrava
un notevole incremento delle richieste di iscrizione
alle scuole: negli ultimi cinque anni tali istanze erano
aumentare del 58% circa per il Ginnasio e del 33% per
il Liceo, un andamento simile si manifestava anche negli
altri istituti scolastici cittadini, ossia nelle scuole
elementari primarie e rionali e negli istituti superiori,
quali la Scuola Professionale Marittima "Pasquale
Romano", la R. Scuola Secondaria di Avviamento
Professionale "Raffaele Rubini" e il R. Istituto
Commerciale.
L'ex sede del Liceo Ginnasio,
oggi Scuola Media "Virgilio"
Il progetto per la
costruzione di un nuovo fabbricato fu affidato al noto
architetto barese Saverio Dioguardi, protagonista
assoluto dell'edilizia pugliese pubblica e privata dell'epoca
al quale era stato già assegnato l'incarico di
ridefinire la zona della scalinata delle Colonne: un
primo progetto fu compilato nell'aprile del 1929, ceduto
gratuitamente dal rettorato provinciale al Comune di
Brindisi l'anno successivo, insieme all'area edificabile
individuata in largo Pietà, tra corso Roma (allora
ancora Garibaldi) e via Taranto. Al Dioguardi era stato
esplicitamente richiesto di attenersi alla "sobria
monumentalità" molto in voga quell'epoca,
conforme comunque al tipico aspetto stilistico del progettista,
che aveva voluto dare all'edificio una forma irregolare
con pianta a V.
L'immobile era stato pensato come una "costruzione
centrale della città", in cui ogni prospetto,
anche quelli secondari, "si rivolgevano ad essa
con la stessa importanza". L'ingresso principale
era stato ideato sullo "spigolo più acuto
dell'isolato triangolare" corrispondente a
via Indipendenza, sull'ampio prospetto laterale di Corso
Roma si volle inserire il timpano sul quale spicca ancor'oggi
la scritta "Regio Liceo Ginnasio", mentre
il lato posteriore (su via B. Marzolla) "regge
il confronto con la simmetria: due facciate poste ai
lati della cancellata che, invitando, lascia intravedere
l'interno cortile" (M. Mancarella - ASBR, 1994).
Prospetto laterale (Corso Roma
) del Il Liceo "Marzolla"
Il progetto originale
venne rivisto dall'ing. Ugo D'Alonso dell'Ufficio
tecnico del Comune al fine di apportare alcune variazioni
ai materiali, modifiche necessarie a contenere le spese
per l'edificazione: l'importo del capitolato-appalto
fu così ridotto a 835.749 lire ed affidato alla
ditta Provera e Carrassi di Roma che aveva proposto
un ribasso del 18,5 %. Con tale "risparmio"
fu altresì possibile realizzare la palestra coperta
della scuola, costruita dalla stessa impresa nella vicina
piazza Montecristo e intitolata al diciassettenne "martire
fascista" Elio Galiano. Dal 2007 la palestra
comunale di via Maglie è dedicata al prof. Amilcare
Giuseppe Oddo.
Un'altra modifica al progetto originale riguardò
la sostituzione delle due sfingi scultoree che dovevano
essere collocate sui parapetti laterali del portale
principale, al loro posto furono installati i due lampioni
a candelabro tuttora presenti. Per date rilievo alla
scelta del sito, il cronista locale dell'epoca, fedele
alla tipica retorica del regime fascista, racconta così
l'ambiente circostante: "verdeggiano da presso
gli alberi rigogliosi e olezzano le fresche aiole del
Parco Giardino (il parco della Rimembranza, ndr),
e si leva, nella sua scarnificata maestà la
mole del Torrione S. Giacomo, mentre più giù
luccicano al sole le rotaie e sbuffano le vaporiere,
e dal seno di Levante giunge l'eco delle sirene che,
con nuova voce, richiamano sul mare nostro vecchie fortune".
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Il progetto della facciata principale
con le sfingi scultoree
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I lampioni sull'ingreso principale
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Un ulteriore intervento
di ampliamento dello spazio didattico e dell'impianto
planimetrico, necessario per soddisfare le nuove esigenze
dell'aumentata popolazione scolastica, si completò
nell'ottobre del 1939 quando fu inaugurato il nuovo
piano sopraelevato, nell'occasione fu anche costruito
il porticato ad archi sul prospetto di via Marzolla,
a chiusura del cortile interno.
Dal 1989 il Liceo Ginnasio ha una nuova e più
moderna sede in via G. Nardelli, l'idea in realtà
era nata già nella seconda metà degli
anni Sessanta, ma si dovette attendere poco più
di vent'anni prima del trasferimento nella nuova struttura.
L'antico edificio fu poi destinato alle nuove generazioni
di studenti delle scuole medie.
Prospetto posteriore dell'istituto
Giovanni Membola
per Il 7 Magazine n. 222 del 29/10/2021
Bibliografia:
- Il Liceo-Ginnasio di Brindisi: frammenti di storia
attraverso le fonti dell'Archvio di Stato, Catalogo
della mostra documentaria 5-11 maggio 1997
- M. Ventricelli, M. Mancarella, Liceo-ginnasio
"Benedetto Marzolla" in Brindisi
1927-1943 da capoluogo a capitale. I progetti, le
architetture, Mostra documentaria 1994
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