Tre racconti, tre piccole gemme,
per un sorprendente esordio. Con una scrittura
fortemente evocativa, che rivela padronanza
della tecnica narrativa, amore per le parole
e felici reminiscenze di una salda cultura classica,
Pierangela Del Prete ci trasporta in un suggestivo
viaggio nel tempo e nello spazio. Tre racconti
brevi, ma densi, articolati, accattivanti. Protagonista
il Sud o, meglio, il Salento. Un Salento del
quale la scrittrice, sfuggendo abilmente al
rischio del didascalico e del convenzionale,
ci fa sentire i profumi, vedere i colori, ascoltare
i suoni, assaporare i gusti, toccare la multiforme
realtà, calandoci con tutti i sensi in
unatmosfera che rapisce. Le tre storie
si dipanano fluide, con leggerezza calviniana,
tra partenze e ritorni, tuffi nel passato alla
ricerca delle radici e slanci verso il futuro,
cerchi che si chiudono, amori perduti e ritrovati,
o forse mai veramente perduti. Dopo aver voltato
lultima pagina, il lettore non potrà
che far proprio lauspicio dellautrice
della bella prefazione che questa raccolta sia
solo linizio dellesperienza di Pierangela
Del Prete nella narrativa.