Storia Patria per la Puglia - Brindisi
 
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15 febbraio – Accoglienza ore 16.45. Inizio ore 17.00
Sala convegni del complesso delle Scuole Pie (Via Giovanni Tarantini, 35, Brindisi)
XIX Colloquio Laurenziano
San Lorenzo da Brindisi maestro spirituale di fr. Valeriano Magni da Milano

“Ricordo ancora con gioia l’accoglienza festosa che mi fu riservata nel 2008 a Brindisi,
la città che nel 1559 diede i natali a un insigne Dottore della Chiesa,
san Lorenzo da Brindisi, nome che Giulio Cesare Rossi assunse entrando nell’Ordine dei Cappuccini
”.
Benedetto XVI, Udienza generale del 23 marzo 2011

Grande è la considerazione che il pontefice Benedetto XVI ebbe verso san Lorenzo da Brindisi, al secolo Giulio Cesare Russo. Riassumendone la biografia ricorda che “Sin dalla fanciullezza fu attratto dalla famiglia di san Francesco d’Assisi. Infatti, orfano di padre a sette anni, fu affidato dalla madre alle cure dei frati Conventuali della sua città”. Qualche anno dopo si trasferì a Venezia, e proprio nel Veneto conobbe i Cappuccini. “Nel 1575 Lorenzo, con la professione religiosa, divenne frate cappuccino, e nel 1582 fu ordinato sacerdote. Già durante gli studi ecclesiastici mostrò le eminenti qualità intellettuali di cui era dotato. Apprese facilmente le lingue antiche, quali il greco, l’ebraico e il siriaco, e quelle moderne, come il francese e il tedesco, che si aggiungevano alla conoscenza della lingua italiana e di quella latina, un tempo fluentemente parlata da tutti gli ecclesiastici e gli uomini di cultura”. “Predicatore efficace, conosceva in modo così profondo non solo la Bibbia, ma anche la letteratura rabbinica, che gli stessi Rabbini rimanevano stupiti e ammirati, manifestandogli stima e rispetto. Teologo versato nella Sacra Scrittura e nei Padri della Chiesa, era in grado di illustrare in modo esemplare la dottrina cattolica anche ai cristiani che, soprattutto in Germania, avevano aderito alla Riforma. Con la sua esposizione chiara e pacata egli mostrava il fondamento biblico e patristico di tutti gli articoli di fede messi in discussione da Martin Lutero”. Soggiunge il pontefice: “Il successo di cui Lorenzo godette ci aiuta a comprendere che anche oggi, nel portare avanti con tanta speranza il dialogo ecumenico, il confronto con la Sacra Scrittura, letta nella Tradizione della Chiesa, costituisce un elemento irrinunciabile e di fondamentale importanza, come ho voluto ricordare nell’Esortazione Apostolica Verbum Domini (n. 46)”. È sorprendente “che san Lorenzo da Brindisi abbia potuto svolgere ininterrottamente l’attività di apprezzato e infaticabile predicatore in molte città dell’Italia e in diversi Paesi, nonostante ricoprisse altri incarichi gravosi e di grande responsabilità. All’interno dell’Ordine dei Cappuccini, infatti, fu professore di teologia, maestro dei novizi, più volte ministro provinciale e definitore generale, e infine ministro generale dal 1602 al 1605. In mezzo a tanti lavori, Lorenzo coltivò una vita spirituale di eccezionale fervore, dedicando molto tempo alla preghiera e in modo speciale alla celebrazione della Santa Messa, che protraeva spesso per ore, compreso e commosso nel memoriale della Passione, Morte e Risurrezione del Signore. Alla scuola dei santi, ogni presbitero, come spesso è stato sottolineato durante il recente Anno Sacerdotale, può evitare il pericolo dell’attivismo, di agire cioè dimenticando le motivazioni profonde del ministero, solamente se si prende cura della propria vita interiore”. “Sia i Sommi Pontefici sia i principi cattolici gli affidarono ripetutamente importanti missioni diplomatiche per dirimere controversie e favorire la concordia tra gli Stati europei, minacciati in quel tempo dall’Impero ottomano. L’autorevolezza morale di cui godeva lo rendeva consigliere ricercato e ascoltato. Oggi, come ai tempi di san Lorenzo, il mondo ha tanto bisogno di pace, ha bisogno di uomini e donne pacifici e pacificatori. Tutti coloro che credono in Dio devono essere sempre sorgenti e operatori di pace. Fu proprio in occasione di una di queste missioni diplomatiche che Lorenzo concluse la sua vita terrena, nel 1619 a Lisbona, dove si era recato presso il re di Spagna, Filippo III, per perorare la causa dei sudditi napoletani vessati dalle autorità locali. Fu canonizzato nel 1881 e, a motivo della sua vigorosa e intensa attività, della sua scienza vasta e armoniosa, meritò il titolo diDoctor apostolicus, “Dottore apostolico”, da parte del Beato Papa Giovanni XXIII nel 1959, in occasione del quarto centenario della sua nascita. Tale riconoscimento fu accordato a Lorenzo da Brindisi anche perché egli fu autore di numerose opere di esegesi biblica, di teologia e di scritti destinati alla predicazione. In esse egli offre una presentazione organica della storia della salvezza, incentrata sul mistero dell’Incarnazione, la più grande manifestazione dell’amore divino per gli uomini”. Rilevava ancora il pontefice: “Vorrei completare questa breve presentazione della vita e della dottrina di san Lorenzo da Brindisi sottolineando che tutta la sua attività è stata ispirata da un grande amore per la Sacra Scrittura, che sapeva ampiamente a memoria, e dalla convinzione che l’ascolto e l’accoglienza della Parola di Dio produce una trasformazione interiore che ci conduce alla santità”.

PROGRAMMA

Indirizzi di Saluto
Fr. Francesco Monticchio ofm cap. Superiore del convento di Alessano
Giacomo Carito - Responsabile Cattedra Laurenziana

Interventi
Fr. Alfredo Di Napoli ofm cap.
San Lorenzo da Brindisi maestro spirituale di fr. Valeriano Magni da Milano e la riforma ecclesiastica in Boemia attraverso la corrispondenza della Congregazione de Propaganda Fide (1626-1651)

Conclusioni
S.E. Mons. Domenico Caliandro Arcivescovo di Brindisi - Ostuni

Coordina e introduce i lavori
Antonio Mario Caputo

Al termine delle relazioni, i lavori proseguiranno presso l'Open Club (vico Tarantafilo, 10), locale posto nella suggestiva cornice degli scavi romani sotto il Teatro Verdi, dove il dr. Giuseppe Maddalena Capiferro (Società di Storia Patria per la Puglia) si soffermerà sulla Brindisi dell'età vicereale ossia quella conosciuta e vissuta da san Lorenzo da Brindisi. Nel corso dell'informale, conviviale e originale incontro, Giancarlo Cafiero (Società di Storia Patria per la Puglia) darà lettura di brani laurenziani.

Sarà disponibile il volume di Fr. Alfredo Di Napoli ofm cap., Valeriano Magni da Milano e la riforma ecclesiastica in Boemia attraverso la corrispondenza della Congregazione de Propaganda Fide (1626-1651), Milano: Edizioni Biblioteca Francescana, 2015.

 
       

Società di Storia Patria per la Puglia - Sezione di Brindisi - Lungomare Regina Margherita, 44 - Brindisi