Maggio, Mercoledì 13, 
                h. 17.30
                XI Convegno Nazionale di Studi e Ricerca Storica
                Brindisi. Salone di rappresentanza del Palazzo del Governo 
                ( g.c. Prefettura – Piazza Santa Teresa) 
                Brindisi e la Grande Guerra. 
                
                II sessione. Dalla neutralità all’intervento.
               
              Coordina e introduce i lavori 
                DOMENICO URGESI
                Presidente della Società Storica di Terra d’Otranto
              Prolusioni
                S. E. DR. NICOLA PRETE
                Prefetto di Brindisi
              S.E. MONS. DOMENICO CALIANDRO
                Arcivescovo di Brindisi – Ostuni
              Indirizzi di saluto
                PROF. GIOACCHINO MARGARITO
                Assessore P.I. Comune di Brindisi
                GEN. GIUSEPPE GENGHI
                Presidente AssoArma - Brindisi
               Interventi: 
                GIANFRANCO LIBERATI
                Università degli Studi di Bari
                Dalla neutralità all’intervento
              ANTONIO MARIO CAPUTO O.M.R.I.
                Società di Storia Patria per la Puglia 
                La Grande Guerra, il pontefice Benedetto XV e la "Inutile 
                Strage"
              STÉPHAN JULES BUCHET O.M.R.I.
                Contrammiraglio (r) – Ricercatore di storia marittima
                Evoluzione della strategia della Regia Marina prima dell’intervento 
                in guerra. Il ruolo di Brindisi.
              Intevento di sintesi conclusiva
                GIACOMO CARITO
                Presidente Società di Storia Patria per la Puglia – 
                Sezione di Brindisi
               Partner: 
                ASSOARMA
              ORGANIZZAZIONE:
                SOCIETÀ STORICA DI TERRA D’OTRANTO
                SOCIETÀ DI STORIA PATRIA PER LA PUGLIA – SEZIONE 
                DI BRINDISI
             
             
              
                 "Il solo diritto, o piuttosto il 
                solo dovere che ci spetta, è di non perdere mai la consapevolezza 
                
                della feroce stupidità a cui l'uomo può discendere 
                trattando l'altro uomo 
                come materia di strazio o spettacolo di spasimi, a suo utile o 
                a sua dilettazione".
                Benedetto Croce
              
             
            
             
               La sezione di Brindisi della Società 
                di Storia Patria per la Puglia in uno con la Società Storica 
                di Terra d’Otranto , con l’adesione e la collaborazione 
                di Assoarma Brindisi, ha organizzato un ciclo d’incontri 
                sul tema: "Brindisi e la Grande Guerra ". L’itinerario 
                di studi sarà suddiviso in tre panels: politico, militare 
                e di relazioni internazionali. Dopo l’incontro introduttivo 
                dello scorso 15 ottobre si proporrà ora di ripensare, in 
                maniera critica, il periodo della neutralità italiana, 
                ricollocandolo a pieno titolo nella storia della Prima guerra 
                mondiale e esaminando i vari aspetti che caratterizzarono l'Italia 
                dalla dichiarazione di neutralità all'intervento in guerra. 
                Molteplici i riferimenti: al sistema politico italiano, con particolare 
                riferimento a vertici istituzionali, forze parlamentari e politiche, 
                correnti d'opinione, stampa e associazionismo;alla situazione 
                delle forze armate italiane alla vigilia del conflitto, preparazione 
                militare, mobilitazione industriale, esercito e opinione pubblica; 
                alla neutralità italiana e al peso del suo intervento militare 
                nel sistema delle alleanze e nella considerazione delle principali 
                potenze belligeranti. Particolarissimo interesse ha, per quel 
                che concerne Brindisi, la complessiva strategia navale italiana; 
                il ruolo del porto si configura quale essenziale nel momento in 
                cui l’Italia, scendendo in guerra a fianco dell’Intesa, 
                deve affrontare il pericolo costituito dalla flotta austroungarica, 
                alla fonda nei sicuri porti adriatici della sponda balcanica.