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Comunicato Stampa
Sarà presentata domani, mercoledì
13 giugno, alle ore 20,00, presso il Chiostro di Palazzo San Francesco di Ostuni
la mostra Francesco Bagnulo (1911 – 1991). Retrospettiva, allestita presso
il Centro di Cultura “Donato Cirignola”, fino al 6 agosto.
Nel centenario della nascita e nel ventennale della morte dello scultore Francesco
Bagnulo, il Comune di Ostuni, in accordo con gli eredi Bagnulo, rende omaggio
e soprattutto ripropone l’attenzione critica, sia agli operatori culturali
sia al pubblico, di questo suo figlio, con una mostra di opere inedite e poco
conosciute, coprendo un arco cronologico che va dal 1929 al 1991, con 50 opere
dell'artista tra disegni, sculture e anche pitture, a cura di Massimo Guastella.
La presentazione sarà introdotta dal sindaco della Città Bianca
l’Avv. Domenico Tanzarella, un intervento del critico Massimo Guastella,
Docente di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università
del Salento e Francesco Bagnulo, nipote dell’artista.
L’iniziativa corredata dal catalogo dei tipi di Congedo editore, per la
collana Territorio Arti Visive e Storia dell'Arte Contemporanea, si compone
di 96 pagine con i saggi di Massimo Guastella e Alessandra Guareschi e gli apparati
critici curati da Daniela Rucco, tavole a colori e un ampio inventario delle
opere dello scultore.
Francesco Bagnulo
Nasce a Ostuni il 12 gennaio 1911 da una famiglia di modesti proprietari terrieri.
Confidenzialmente detto Ciccio, diviene presto l’apprendista di Giuseppe
Petraroli e, dal 1925, frequenta la Regia Scuola Artistica Industriale “Giuseppe
Pellegrino” di Lecce, allievo di Pietro Baffa e Almo Mercanti. Conseguito
il diploma si reca a Firenze per specializzarsi nelle tecniche scultoree. Nell’Istituto
d’Arte del capoluogo toscano è allievo di Libero Andreotti, che
Maraini considera il più importante scultore italiano dell'epoca.
Diplomatosi “Maestro d’arte”, fa ritorno ad Ostuni, dove si
ferma per alcuni anni. Giungono le prime commissioni: per la facciata della
chiesa di San Francesco realizza le statue di San Francesco e Sant’Antonio
da Padova (1934-35).
Sin dagli esordi, l’artista si inserisce nel clima di “Novecento
italiano”, influenzato da Andreotti e guarda costantemente alla scultura
classica, esprimendo una forte tensione interiore, oppure ai modelli dovuti
ai maestri del Rinascimento italiano.
Bagnulo si trasferisce nuovamente a Firenze, dove nel 1936 completa gli studi
sotto la guida di Bruno Innocenti, allievo dello scomparso Andreotti, dando
prova dei progressi compiuti con opere pregevoli come il Ritratto di Ester Manini
(1938). Tornato definitivamente ad Ostuni, lo scultore è impegnato nel
monumento a monsignor Luigi Mindelli per la Chiesa di Sant’Antonio e nella
realizzazione del busto di Nello Orlandini-Barnaba. Nel 1940, all’inizio
della guerra, Francesco Bagnulo insegna presso l'Istituto Tecnico Commerciale
di Brindisi, mentre si intensifica l’attività espositiva, che proseguirà
ininterrotta fino agli ultimi anni di vita. Nel 1943 sposa Candida Flore (dalla
loro unione sono nati Giovanni, Marcello e Adriano).
Lavora senza sosta, dedicandosi prevalentemente alla ritrattistica (L'on. Giuseppe
Ayroldi Carissimo -1946; Il pittore Luigi Pappadà - 1947; il Giurista.
L'avvocato Gino Zaccaria - 1948), ai soggetti sacri (si pensi alla Madonna Pellegrina
in Piazza Duomo di Brindisi -1957), a soggetti dalla sottile vena verista (Quirico
Montanari e Ritratto di donna del 1950) e a opere di velata sensualità
(Donna al sole del 1950 e Olimpia abbandonata del 1968). Il 20 novembre 1989
lo scultore è insignito dalla Presidenza della Repubblica della “Medaglia
di bronzo ai benemeriti della scuola della cultura e dell’arte”.
Francesco Bagnulo muore a Ostuni il 10 novembre 1991.
Info Francesco Bagnulo (1911 – 1991).
Retrospettiva a cura di Massimo Guastella (Mario Congedo Editore)
Centro di Cultura “Donato Cirignola” 13 giugno - 6 agosto 2011 Ore
20,00 – 24,00
Comunicato CRACC