Singolare importanza assume la
conservazione e la fruizione dei beni d'interesse
storico- artistico, irrepetibili testimonianze
di fede, storia e vita delle nostre comunità
ecclesiali alle quali appartengono.
Consapevole dell'importanza e dell'urgenza di
provvedere efficacemente alla conservazione dei
patrimonio di espressioni della fede a nei affidato
dalle precedenti generazioni proponendone una
fruizione che ne metta in luce l'orizzonte di
fede da cui è nato, col presente decreto
istituisco
il museo diocesano
stabilendone la sede nel palazzo
del Seminario, con ingresso da piazza Duomo n.
12 in Brindisi, e l'intitolazione all'arcidiacono
Giovanni Tarantini.
Riservandomi di definire le norme da osservare
per il suo funzionamento e per la fruizione dei
beni in esso conservati, dispongo che tutti i
beni mobili della diocesi, d'interesse storico-artistico,
che non hanno più, ai fini dei culto e
della vita parrocchiale e religiosa, una propria
funzionalità e corrono invece il pericolo
di essere manomessi o lasciati in abbandono, siano
trasferiti nel museo diocesano di cui è
direttore il responsabile pro tempore, per la
materia, all'interno dell'Ufficio per i Beni Culturali
dell'arcidiocesi.
Brindisi, 4 giugno 1998
Il cancelliere Arcivescovile
Sac. Giuseppe Massaro

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