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Ostuni, spettacolo teatrale "Terramare"

Terramare
di Marcantonio Gallo & Fabrizio Cito

Piccolo Anfiteatro Carlo Formigoni
Contrada Galante/San Salvatore - Ostuni
7 luglio 2019 ore 21 - ingresso libero
produzione TeatroDellePietre

"Fu un amore, amici, vestito d’altro, e che a causa delle sua natura, doveva finire; avevamo creduto che gli uomini e le donne potessero amarsi, o che fossero santi, o eroi, o più semplicemente dentro spirali di affetto giusto. I più cattivi allontanati da noi; avevamo creduto potesse diventare tutto festa e perdono, e che la morte fosse lontana, solo un premio che ci spetta alla fine degli anni, di tutti gli anni, una medaglia sul petto. Ma è tutto molto più oscuro di ciò che avevamo pensato, l amore non sempre può avere luogo".

In scena
Antonella Colucci, Antonio D’Andria, Giampiera Dimonte, Marcantonio Gallo, Giuseppe Nacci e Luciano Gennari (chitarra/armonica)

In "Terramare” la narrazione e la poesia diventano il mezzo per raccontare una nera favola del sud. La terra è quella aspra del meridione. In un'epoca in cui la natura di certi amori è inconfessabile, le credenze ataviche e le erbe miracolose o fatali, gli uomini e le donne di Terramare attendono scalzi. Tutto comincia in una notte di temporale e senza luce, in un tempo sospeso e scuro come il sonno, rallentato dalla luce delle candele. Con la complicità dell'oscurità tutti si disperdono mescolando i desideri, in una notte che cambierà il destino di ognuno degli abitanti di Terramare.
Lo spettacolo si rapporta con la parte più evocativa della parola. Ogni singola frase prova a raccontare un universo, e ogni personaggio ha il compito di portare avanti la narrazione e lo fa diventando narratore di se stesso.
Ispirata ad una leggenda che ancora oggi viene narrata e tramandata nell'entroterra pugliese, Terramare prende forma di radiodramma e vede gli attori narrare e agire come evocazioni, raccontando un passato che nessuno vuole ricordare.
L’infinita lentezza di un tempo non definito e quotidiano è al centro di una scrittura evocativa in cui gli inserti delle poesie di Vittorio Bodoni, Ercole Ugo D'Andrea e Vittorio Fiore, aggiungono una liricità ad un testo che svela con la semplice narrazione, evocando una atmosfera d'altri tempi.
"La forma della scrittura è importante, e il materiale generato per Terramare prende spunto dalle leggende che si tramandano nei "cunti" della nostra tradizione.
Nella fantasia popolare si riflettono pagine di storia e pagine d'amore e passato. I fatti narrati, ripensati con poetica barocca, hanno generato un ambiguo e affascinante racconto per voci “sole” che si scioglie in nerissima storia corale. La solitudine è quella dei personaggi ma anche degli attori che prestano la loro voce e il loro corpo in un processo creativo in cui la finzione lascia spazio alla riflessione. Una poesia è sempre un appunto, una emozione, qualcosa che si impiglia nella mente ed è in grado di evocare qualcosa dentro di noi.
Lo spettacolo attinge a piene mani dall'universo poetico bodiniano, dove la bellezza della parola è assoluta. Terramare è un radiodramma ambientato nel sud dei Santi, Poeti e Leggende, andato in onda la prima volta nell'Aprile del 1954 con personaggi creati da Giuseppe Polidori, adattati da Marcantonio Gallo e Fabrizio Cito

Comunicato TeatroDellePietre

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