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Nuovo Teatro
Verdi: disponibili i biglietti per tutti gli spettacoli
È
tempo di biglietti al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi.
Da lunedì 22 ottobre, infatti, sarà possibile
acquistare i biglietti per tutti gli spettacoli che
formano il cartellone 2018-19 della sala brindisina.
Alla campagna abbonamenti, con il tesseramento all’intera
stagione (formula «Pensieri e Parole») o
a una parte della programmazione (cioè i sei
spettacoli dei format «Emozioni» e «Futura»),
si aggiunge la biglietteria. Dunque, via libera ai biglietti,
anche singoli, dal primo all’ultimo appuntamento
della stagione. Disponibili anche i ticket per il primo
titolo fuori programma, «Il Piccolo Principe»,
fissato per mercoledì 26 dicembre (ore 18.30).
Info www.nuovoteatroverdi.com.
I prezzi. Per gli
spettacoli «La musica fa crescere i pomodori»,
«L’abito nuovo», «Le bal. L’Italia
balla dal 1940 al 2001», «Sento la terra
girare», «La notte poco prima delle foreste»,
«Pensaci, Giacomino», «Parenti serpenti»,
«Don Chisciotte», «Tutto il mondo
è un palcoscenico», «L’importanza
di chiamarsi Ernesto» e «Lucio incontra
Lucio»: 25 euro (primo settore), 22 (secondo settore),
18 (galleria). Ridotti: 22 euro (primo settore), 20
(secondo settore), 16 (galleria). Per gli studenti fino
a 25 anni 10 euro (tutti i settori), per i ragazzi fino
a 12 anni e i gruppi di minimo 15 studenti 6 euro (tutti
i settori).
Per gli spettacoli
«Aggiungi un posto a tavola» e «Leonardo»
i prezzi sono i seguenti: 35 euro (primo settore), 32
(secondo settore), 27 (galleria). Ridotti: 32 euro (primo
settore), 27 (secondo settore), 23 (galleria). Per gli
studenti fino a 25 anni 15 euro (tutti i settori), per
i ragazzi fino a 12 anni e i gruppi di minimo 15 studenti
10 euro (tutti i settori).
Le categorie di riduzione
si riferiscono a ragazzi under 25, adulti over 65, dipendenti
di enti ed aziende convenzionate, gruppi organizzati
di minimo 15 persone appartenenti ad associazioni in
genere.
Per il mese di ottobre
il botteghino del teatro è aperto al pubblico
dal lunedì al venerdì, dalle ore 11.00
alle 13 e dalle ore 18.30 alle 20.30. Info 0831 562554.
I biglietti saranno disponibili anche online sul circuito
vivaticket.it.
Beniamini del pubblico,
maestri della scena, testi classici, commedie e nuovi
linguaggi sono i protagonisti di un ricco cartellone
che si compone di tredici spettacoli da novembre a marzo,
una stagione vivace, articolata e multidisciplinare,
diretta a tutte le fasce e le generazioni di pubblico.
Si comincia il 5 novembre
con una prima assoluta nazionale. A Brindisi arriva
per la prima volta Peppe Vessicchio, il maestro dall’inconfondibile
barba folta e canuta, con il concerto «La musica
fa crescere i pomodori». L’ensemble «I
solisti del sesto armonico» eseguirà musiche
di vari generi e autori, da Vivaldi ai «Weather
Report» passando per Morricone, Modugno, oltre
ai brani di Sanremo che hanno segnato i punti nodali
della esperienza festivaliera di Vessicchio.
Il 23 novembre va
in scena «L’abito nuovo», la novella
di Pirandello che Eduardo De Filippo volle adattare
per il teatro anche se, purtroppo, Pirandello morì
durante la stesura definitiva del testo e non ebbe modo
di assistere alla sua messa in scena. Il testo amaro
riprende tutti i temi cari a Pirandello, come la difesa
della propria identità contro la “maschera”
che gli altri ci affibbiano, l’attaccamento alla
“roba” e il valore della dignità.
Si arriva al 4 dicembre
con l’ultimo spettacolo in cartellone per l’anno
solare: sul palco del Verdi «Le Bal. L’Italia
balla dal 1940 al 2001», un racconto in musica
e danza della storia del nostro paese dall’inizio
della seconda guerra mondiale al crollo delle torri
gemelle. Un viaggio senza parole, affidato alla musica
e agli attori, alla forza comunicativa delle azioni,
dei gesti e dei suoni. Uno spettacolo elegante, poetico,
divertente.
«Il Piccolo
Principe» è il primo titolo fuori cartellone.
In programma il 26 dicembre (ore 18.30), la straordinaria
storia scritta da Antoine de Saint-Exupéry saprà
regalare al pubblico di Brindisi meraviglia e affrontare
temi come l’amicizia e il valore delle piccole
cose quotidiane. In scena la compagnia del regista,
interprete e musicista Salvatore della Villa.
Il nuovo anno si apre
all’insegna della simpatia travolgente di Teresa
Mannino. Il 17 gennaio va in scena «Sento la terra
girare», uno spettacolo nel quale, con lo stile
inconfondibile che la contraddistingue, l’attrice
comica siciliana affronta il tema del cambiamento dell’ecosistema.
Da un monologo all’altro.
Il 22 gennaio, questa volta è un ritorno, al
Verdi approda Francesco Favino con «La notte poco
prima delle foreste», un testo che è un
grido di disperazione, un respiro d’amore, una
poesia affilata di solitudine affidata alla fragilità
di un uomo qualunque.
Il 30 e 31 gennaio
il palcoscenico del politeama brindisino si accende
di luci e di colori grazie a una delle pietre miliari
della commedia musicale italiana: «Aggiungi un
posto a tavola». Gianluca Guidi, a nove anni di
distanza, riprende in mano lo spettacolo, capolavoro
firmato da Garinei e Giovannini con Iaia Fiastri e le
musiche di Armando Trovajoli.
I paradossi pirandelliani
tornano il 6 febbraio con «Pensaci, Giacomino»,
interprete principale Leo Gullotta. Lo spettacolo, scritto
nel 1917 dal premio Nobel agrigentino, affronta temi
di grande attualità come la condizione della
donna, il rapporto dello Stato nei confronti dei dipendenti
pubblici, nella fattispecie degli insegnanti, le maldicenze
del prossimo, il perbenismo dei benpensanti.
Il 15 febbraio è
protagonista Lello Arena in «Parenti serpenti»,
un titolo che molti ricordano grazie al successo del
film di Mario Monicelli. Un Natale in famiglia, nel
paesino d’origine, come ogni anno da tanti, pieno
di ricordi e di regali da scambiare, in un rito stanco
che resta l’unico appiglio possibile per tentare
di ravviare i legami famigliari.
Il 21 febbraio Alessio
Boni è «Don Chisciotte», il mitico
cavaliere dell’impossibile scelto dall’attore
orobico per affrontare il tema della follia e della
sua funzione indispensabile per spostare il mondo. Nel
ruolo di Sancho Panza Serra Yilmaz, icona di vari film
di Ferzan Ozpetek.
Il critico d’arte
Vittorio Sgarbi svela l’enigma «Leonardo»:
ingegnere, pittore, scienziato, gigante del nostro Rinascimento.
Lo spettacolo, in programma il 27 febbraio in sostituzione
di «Hairspray - Grasso è bello»,
è una miscela esplosiva di suono e immagine,
con linguaggi e immaginari rielaborati in performance
e installazioni.
Il comico d’autore
torna il 5 marzo con una coppia d’eccezione: Emilio
Solfrizzi e Antonio Stornaiolo, gli ex Toti e Tata,
presentano «Tutto il mondo è un palcoscenico»,
un saggio di comicità che riprende Shakespeare
in «Come vi piace», a sottolineare che la
vita di ognuno di noi è una sequenza di scene
e controscene.
Il 12 marzo si torna
alla prosa classica con «L’importanza di
chiamarsi Ernesto» di Oscar Wilde, impietoso ritratto
dell’alta società vittoriana, legata all’aspetto
e alla forma e poco alla sostanza. Un impietoso ritratto
dell’alta società vittoriana, legata all’aspetto
e alla forma e poco alla sostanza.
Il sipario si chiude
il 20 marzo con il pop scanzonato di Lucio Dalla e le
ballate poetiche di Lucio Battisti. Diretto e interpretato
da Sebastiano Somma, accompagnato da un ensemble vocale
e uno jazz, «Lucio incontra Lucio» immagina
un incontro immaginario tra i due artisti con i successi
che hanno segnato un’epoca.
Brindisi, venerdì
19 ottobre 2018
Comunicato Ufficio
Stampa & Comunicazione Fondazione Nuovo Teatro Verdi
- Brindisi
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