|
BRINDISIWEB
Notizie e Comunicati Stampa |
Nuovo Teatro
Verdi, "Le Bal" la storia d'Italia raccontata
a suon di musica e ballo
Un lungo racconto
attraverso le epoche musicali e del ballo che hanno
caratterizzato la vita e il costume della società
contemporanea. Una combinazione inimitabile di divertimento
e poesia è in arrivo al Nuovo Teatro Verdi di
Brindisi, martedì 4 dicembre (sipario ore 20.30).
Un racconto coinvolgente
per immagini e musica: si balla attraversando la storia
d’Italia dal 1940 al 2001 con «Le Bal»,
in scena nel Nuovo Teatro Verdi di Brindisi martedì
4 dicembre, con inizio alle ore 20.30.
Ballando dall’alba
al tramonto, dalla pace alla guerra, dal riso al pianto,
dall’amore al dolore. In balera, in discoteca,
al mare e per strada, di giorno, di notte, da soli o
in coppia. Sessant’anni di storia italiana, a
volte fantastica a volte tragica, si rincorrono sul
palcoscenico affidati a sedici inarrestabili attori/danzatori
e alla straordinaria forza comunicativa della musica,
delle azioni e dei gesti.
Un’esplosione
di energia, colori e poesia fra continui cambi di costume
e di atmosfera, sulle note delle canzoni che appartengono
alla nostra cultura o a passo di marcia mentre risuonano
gli inni che hanno scandito la storia. Lo spettacolo
originale nasce dalla mente di Jean-Claude Penchenat,
interprete anche del film «Ballando Ballando»
di Ettore Scola: «Le Bal» è un racconto
senza parole, originalissimo ed esuberante che sboccia
davanti a noi conquistandoci passo dopo passo.
«Le Bal»
ha fatto letteralmente il giro del mondo raccontando
di volta in volta la storia di diversi Paesi: quella
che vedremo il 4 dicembre sul palcoscenico brindisino
è la versione creata dall’attore e regista
Giancarlo Fares, che l’ha resa originale portando
in scena la storia d’Italia. Ne è scaturito
un travolgente racconto senza parole che ricostruisce
un pezzo della nostra storia fra continui cambi di costume
e di atmosfera: le tragedie della seconda guerra mondiale
e le speranze della ricostruzione, i mitici anni Sessanta
con il boom economico e gli edonistici Ottanta, fino
alla caduta del Muro di Berlino, a Tangentopoli e all’attentato
delle Torri gemelle di quel terribile 11 settembre 2001.
A scatenare tempi
e ritmi, per l’intera durata dello spettacolo,
una colonna sonora di grandissimi e indimenticabili
successi: dalla «Tremarella» di Edoardo
Vianello ai «Ragazzi dello shake» di Gianni
Morandi, da «L’uomo per me» di Mina
a «I will survive» di Gloria Gaynor, da
«The wall» dei Pink Floyd e «Sister
morfine» dei Rolling Stones a «Che cosa
resta» di Franco Battiato. E poi «T’ammazzerei»
di Raffaella Carrà passando per altre indimenticabili
canzoni di Adriano Celentano, Domenico Modugno, Peppino
di Capri, Gino Paoli, Claudio Villa, Rita Pavone, Enrico
Ruggeri.
Elegante, poetico,
energetico come le musiche che lo attraversano, «Le
bal» è un caleidoscopio di accadimenti
e curiosità, un appassionante viaggio nel tempo
assolutamente da non perdere. La musica si fa drammaturgia
e permette alle azioni di esplodere e raccontare la
storia del nostro Paese scandendole tra le epoche che
lo spettacolo mette in scena. Un modo originale per
invogliare chi non le avesse conosciute, dal vero come
sui libri, ad approfondire vicende, protagonisti e mode
di ogni tempo. «Le Bal» veicola emozioni
e speranze, amori e tragedie sull’onda di un’energia
dinamica e pulsante tra flirt estivi, guerre, voglia
di libertà, bombardamenti e tragedie umane, legati
da un sottile fil rouge che lega tutti gli avvenimenti
senza soluzione di continuità.
Difficile starsene
tranquilli sprofondati nella poltrona della sala e non
seguire il tempo dettato dagli attori sul palco: fa
muovere «Le Bal», nei suoi momenti corali
e spumeggianti, che riportano in vita la gioia di vivere
di generazioni di italiani. Ci si ferma solo, momentaneamente,
quando le vicende virano al dramma: il fascismo, gli
anni di piombo, l’attacco islamista degli ultimi
decenni. Fino alle battute finali, quando il cast scenderà
in platea per mescolarsi a un ballo collettivo con il
pubblico al quale sarà difficile sottrarsi.
Dovremmo considerare
persi i giorni in cui non abbiamo ballato almeno una
volta.
Friedrich Nietzsche
Si comincia alle ore
20.30
Durata spettacolo: 100 minuti (due atti)
Per tutte le informazioni www.nuovoteatroverdi.com
Biglietteria
online
Tel. (0831) 562 554 - 229 230
ph M. Fusco _ Boomerang
ph M. Fusco _ Boomerang
ph M. Fusco _ Boomerang
ph M. Fusco _ Boomerang
Comunicato Fondazione
Teatro Verdi
«
Indietro
|