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Presentata la
stagione teatrale 2018-19
La Fondazione Nuovo
Teatro Verdi ha presentato questa mattina la stagione
2018-19. All’incontro, che si è svolto
nel foyer del teatro, hanno preso parte il commissario
straordinario del Comune di Brindisi e presidente della
Fondazione, Santi Giuffrè, il subcommissario
con delega al Teatro, Stefania Fornaro, il direttore
artistico del Teatro Verdi, Carmelo Grassi, e il direttore
operativo della Fondazione, Valentina Marolo.
«Confermiamo
l’investimento nel teatro - ha esordito il presidente
Santi Giuffrè - perché la stagione garantisce
una proposta culturale di qualità. Il teatro
deve essere sempre più un viaggio nella visione
e nell’immaginario. Per questoabbiamo guardato
con attenzione al teatro convinti che la comunità
saprà viverlo in tutte le sue forme e i suoi
generi. La qualità del teatro è anche
nel lavoro encomiabile dello staff, al quale va il mio
plauso».
Il direttore artistico
Carmelo Grassi ha aggiunto: «Abbiamo cercato di
allestire un cartellone particolarmente gioioso. Uso
questo termine non perché presentiamo solo spettacoli
divertenti: sarebbe contrario alla stessa vision del
nostro teatro. La gioia di cui parlo è quella
della passione per il teatro, perché in questa
stagione non c’è genere o linguaggio teatrale
che venga trascurato».
«Il Teatro Verdi
- ha conclusoValentina Marolo - conferma il suo essere
teatro per la città, con la quale ha stretto
da tempo un rapporto speciale: anche quest’anno
vogliamo offrire un’occasione per la città
e uno spazio di accoglienza per i giovani. La stagione
ripercorre tutti i generi con una particolare attenzione
per le nuove generazioni, attenzione che la Fondazione
ha sempre avuto e continuerà ad avere. E in questa
ottica confermeremo anche la progettualità di
alternanza scuola-lavoro».
I vecchi abbonati
alla formula completa possono effettuare il rinnovo
presso i nuovi uffici della Fondazione (foyer teatro)
dal 13 al 29 giugno e in botteghino dal 4 al 7 settembre.
Gli abbonamenti completi saranno a disposizione di tutti
dal 17 settembre. I vecchi abbonati alle formule parziali
avranno prelazione dall’8 al 12 ottobre, mentre
le nuove sottoscrizioni parziali saranno disponibili
a partire dal 15 ottobre. Infine, spazio ai biglietti
per tutti gli spettacoli dal 22 ottobre.
Una stagione - la
2018-2019del Teatro Verdi di Brindisi- ricca di titoli
e di proposte che spaziano dai classici ai moderni e
ai contemporanei, tra prosa, danza, musical, musica
e ricerca.Il nuovo cartellone è aperto alle emozioni,
alla curiosità, alla vita, alla creatività:
una miscela di generi e prospettive, come risposta alla
crescente richiesta di teatro che arriva dal territorio.
Un programma intenso di titoli rivisitati e messi in
scena da registi e artisti di differenti generazioni
e sensibilità, ai quali ancora una volta affidare,
dal punto di vista del teatro e della scena, le domande
sul nostro presente.
Quattordiciserate
impreziosite da artisti di fama nazionale, un ventaglio
di spettacoli che leggono con coraggiosa attenzione
e con spirito innovativo i classici, che riflettono
su inquietudini mai sopite o che recuperano pagine della
grande commedia.
L’inaugurazione
della stagione il 5 novembre è con «La
musica fa crescere i pomodori», protagonistaPeppe
Vessicchio, una delle icone della musica del nostro
Paese e non solo: al centro della serata un programma
musicale dedicato alle colonne sonore del cinema e ai
suoi arrangiamenti e rielaborazioni per orchestra sinfonica,
nonché al progetto di musica armonico-naturale,
che indaga l’armonia tra l’equilibrio della
natura e la profondità della musica.
Il 23 novembre va
in scena «L’abito nuovo», il lavoro
scaturito dal sodalizio di due simboli del teatro italiano:
Luigi Pirandello edEduardo De Filippo. Un testo aspro
riadattato per la prima volta nel 1937 ma di straordinaria
attualità, cheMichelangelo Campanalemette in
scena con una regia visionaria ispirata alla poetica
pirandelliana. Lo scrivano Michele Crispucci non accetta
l’eredità per non svestirsi di un abito
che indossa da anni immemori, un abito pregno di sudore,
lavoro e umiltà.
Uno spettacolo travolgente
effonderà energia e colore nel Teatro Verdi il
4 dicembre: «Le Bal. L’Italia balla dal
1940 al 2001», creazione del ThéâtreduCampagnolper
la regia di Jean-Claude Penchenat che racconta, a ritmo
di danza, la storia del nostro Paese dall’inizio
della seconda guerra mondiale al crollo delle torri
gemelle.Un racconto senza parole in cui la forza comunicativa
è nei corpi, nei dettagli, nei passi di danza.
Intelligente, simpatica,
diretta e con un’ironia graffiante, leggera e
disarmante. È l’attrice siciliana Teresa
Mannino, protagonista il 17 gennaio con lo spettacolo
«Sento la terra girare»: da sola sul palco
per novanta minuti fa ridere e divertire, nonostante
rifletta su temi ambientali e sul grido di aiuto del
nostro pianeta, dall’estinzione degli animali
al riscaldamento globale, dallo scioglimento dei ghiacciai
allo spreco alimentare.
Le prove attoriali
e di regia scelte per la nuova stagionescorrono una
dopo l’altra in locandina: il 22 gennaio è
la volta di un gradito ritorno, quello di Pierfrancesco
Favinoche interpreta «La notte poco prima delle
foreste», il monologo di Koltèsgià
presentato in piccola parte sul palco del Festival di
Sanremo. Favino si muove sotto il temporale nelle vesti
del “diverso”, dello “straniero”,
dell’”immigrato”,con la postura curva
dal dolore e con la voce che sembra sempre essere a
un passo dall’infrangersi nel pianto.
Si arriva al 30 e
31 gennaio, al doppio appuntamento con «Aggiungi
un posto a tavola», una delle più amate
commedie musicali italiane, che porta la firma di quella
squadra storica che fu Garinei e Giovannini con Jaja
Fiastri e le musiche di Armando Trovajoli.Gianluca Guidi,
già Don Silvestro nell’edizione 2009, torna
nel ruolo di protagonista oltre a curare la messa in
scena.
Leo Gullotta è
l’interprete principale di «Pensaci, Giacomino!»
di Luigi Pirandello, in cartellone il 6 febbraio. Scritta
nel 1917 dal premio Nobel agrigentino, la commedia affronta
temi ancora molto attuali come la condizione della donna,
il rapporto dello Stato nei confronti dei dipendenti
pubblici, nella fattispecie degli insegnanti, le maldicenze
del prossimo, il perbenismo dei benpensanti.
Lello Arenaè
in scena il 15 febbraio con il divertente e cinico«Parenti
Serpenti», conosciuto al grande pubblico grazie
all’omonimo film di Mario Monicelli con Paolo
Panelli. Lo spettacolo è un viaggio nell’animo
umano dissimulato in una commedia dai toni scherzosi
e dai tratti umoristici.
Il 20 febbraioAlessio
Boni torna al Verdi con il «Don Chisciotte»,
l’eccentrico eroe di Cervantesaffascinato dalle
letture delle avventure cavalleresche medievali, di
cui è ossessionato tanto da voler far rinascere
i nobili sentimenti di quell’epoca. Al suo fianco
la celebre interprete turca Serra Yilmaz, icona del
cinema di FerzanOzpetek, oltre aRoberto Aldorasi, Marcello
Prayer e al drammaturgo Francesco Niccolini.
Il musical «Hairspray
- Grasso è bello», nella nuova versione
italiana, arriva a Brindisi il 27 febbraio con la regia
di Claudio Insegno e con Giampiero Ingrassia nel ruolo
en travesti di Edna, che al cinema fu di John Travolta.
Sul palco un nutrito cast di ottimi performer accompagna
Ingrassia nello spettacolo vincitore, nella versione
originale, di ben ottoTony Awards.
Il 5 marzo il sipario
si apre su unospettacolo in cui Emilio Solfrizzi e Antonio
Stornaiolo, gli ex Toti e Tata, regalano esilaranti
perle di comicità attingendo in parte ai giorni
nostri, in parte al repertorio che ha reso popolare
il duo negli anni Ottanta e Novanta. Tantissimi, quasi
non si contano, i personaggi.
Il 12 marzo si torna
alla prosa classica con «L’importanza di
chiamarsi Ernesto» di Oscar Wilde, impietoso ritratto
dell’alta società vittoriana, legata all’aspetto
e alla forma e poco alla sostanza. Al Teatro Elfo Puccini
di Milano il merito di aver riscoperto e valorizzato
l’opera che lo stesso Oscar Wilde definiva una
«frivolezza per persone frivole». Commedia
agile, sagace e ben ritmata.
Il sipario si chiude
il 20 marzo con il pop scanzonato di Lucio Dallae le
ballate poetiche di Lucio Battisti. Diretto e interpretato
da Sebastiano Somma, accompagnato da un ensemble vocale
e uno jazz, «Lucio incontra Lucio»è
una originale lettura della vita dei due grandi cantautori
italiani. Due uomini accomunati dalla stessa passione
per la musica, nati a distanza di dodici ore l’uno
dall’altro,e che oggi rappresentano un’icona
tutta italiana.
-> CARTELLONE
DEGLI APPUNTAMENTI
Brindisi, giovedì
7 giugno 2018
Comunicato Ufficio
Stampa & Comunicazione
Fondazione Nuovo Teatro Verdi - Brindisi
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