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Al Teatro Verdi
di Brindisi in scena l'opera: "La Bohème"
e "La Cenerentola"
Si comincia lunedì
23 aprile con «La Bohème», titolo
tra i più popolari della storia dell’opera,
nell’allestimento del Teatro Petruzzelli di Bari
con la regia di Alessandro Idonea. Secondo titolo della
rassegna «La Cenerentola», in programma
martedì 15 maggio.
La stagione del Verdi
incontra l’opera lirica. Il sipario del teatro
brindisino si alzerà su due autentici simboli
della tradizione operistica italiana: «La Bohème»
di Giacomo Puccini (lunedì 23 aprile - ore 20.30)
e «La Cenerentola» di Gioachino Rossini
(martedì 15 maggio - ore 20.30). Due allestimenti
dedicati agli appassionati del belcanto e del teatro
d’opera.
La stagione «Opera
in Puglia» è finanziata dalla Regione Puglia,
con la collaborazione del Teatro Pubblico Pugliese,
la direzione artistica di Giandomenico Vaccari e il
coordinamento di Maurilio Manca. Tante le novità.
Sarà la «Cooperativa OLES - Orchestra Sinfonica
di Lecce e del Salento» ad organizzare l’edizione
2018 di «Opera in Puglia», che conferma
e rilancia la formula del circuito regionale del melodramma:
la proposta integra diverse tappe in Puglia, non a caso
gli allestimenti uniscono artisti e direttori d’orchestra
pugliesi già presenti nei cartelloni d’opera
nazionali e internazionali.
«L’opera
- ha sottolineato il subcommissario del Comune di Brindisi
con delega al Teatro Maria Stefania Fornaro - realizza
quella straordinaria commistione di linguaggi artistici
che racconta ma è anche in grado di trasmettere
emozioni. Narrazione ed emozione sono le due parti della
scena che realizzano il teatro ma che, intesi in un
senso più largo, infondono l’attrattività
di un territorio. Siamo entusiasti perché l’opera
eleva il teatro nella sua espressione più completa,
con la fusione tra parlato e recitato».
«L’offerta
del teatro - ha precisato il presidente della Fondazione
Nuovo Teatro Verdi Santi Giuffrè - continua a
ripagare l’interesse per la scena. E questo è
un motivo d’orgoglio perché Il teatro non
crea divisioni ma esprime comunità. Il futuro
del Teatro Verdi lo immagino così, sempre più
aperto e con una programmazione diversificata. L’Amministrazione,
senza aiuti dall’esterno, ha finora speso grande
sensibilità».
«Tre sono gli
elementi costitutivi alla base di questa produzione
- ha aggiunto il direttore artistico di «Opera
in Puglia» Giandomenico Vaccari -. Anzitutto la
valorizzazione degli artisti pugliesi che saranno impegnati
negli spettacoli, un parterre di nomi di eccellenza.
In secondo luogo le collaborazioni, quelle sinergie
che permettono di produrre spettacoli a costi sostenibili.
Infine la dimensione regionale. Mettere in rete più
teatri permette di realizzare ulteriori economie, fondamentali
per la messa in scena itinerante. L’opera affascina
ma è la forma di spettacolo dal vivo più
complicata da mettere in piedi».
«La stagione
lirica torna a ritagliarsi uno spazio nell’offerta
del nostro teatro - ha concluso il direttore artistico
del Teatro Verdi Carmelo Grassi - che quest’anno
rinnoviamo nel solco di un doppio appuntamento da non
perdere. Due spettacoli che completano l’offerta
del teatro, la arricchiscono nell’idea di soddisfare
un po’ tutte le fasce di pubblico. Un finale di
stagione che sottolinea lo stile e la bellezza del belcanto
italiano, un segno che qualifica la tradizione culturale
del nostro paese in tutto il mondo».
Prima opera in scena
sarà lunedì 23 aprile (ore 20.30) «La
Bohème» di Giacomo Puccini (opera in quattro
quadri su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica),
con la regia di Alessandro Idonea. Direttore d’orchestra
il milanese Gianluca Martinenghi. Le scene sono quelle
del Teatro Petruzzelli di Bari, realizzate nel 2008
per il Teatro Piccinni. Una storia sempre attuale «che
parla d’amor, di primavere, di sogni e di chimere»,
come dice la protagonista Mimì, e che racconta
la giovinezza, la crescita e il doloroso passaggio da
un’adolescenza interiore a una maturità
reale. L’esistenza spensierata di un gruppo di
giovani artisti bohémien costituisce lo sfondo
dei diversi episodi in cui si snoda la vicenda dell’opera,
ambientata nella Parigi del 1830.
Quarta opera di Puccini,
è la storia d’amore di due giovani e squattrinati
ragazzi pieni di speranza. Mimì e Rodolfo, accompagnati
da Musetta e Marcello, trascorrono in allegria gran
parte della loro esistenza, screziata di gelosia ma
pur sempre leggera e immersa in una Parigi inebriante
e gioiosa. Dentro questa cornice «La Bohème»
è, in realtà, una storia che racconta
la crescita e il dolore, il passaggio da un’adolescenza
interiore a una maturità reale. La stesura del
libretto fu molto complessa, per la difficoltà
di adeguare i personaggi alle rigide regole della lirica
e della musica. La stesura della partitura, invece,
risultò più semplice e venne completata
nel dicembre 1895. Meno di due mesi dopo (tempi relativamente
brevi per l’epoca), l’1 febbraio 1896, «La
Bohème» fu rappresentata per la prima volta
al Teatro Regio di Torino, diretta dal giovane Arturo
Toscanini. La prima non ebbe grande successo (inspiegabilmente),
al punto che Carlo Borsezio, noto giornalista torinese,
parlò di «traviamento del cammino dell’arte».
Il seguito fu invece trionfale e «La Bohème»
divenne presto una delle opere più acclamate
in assoluto.
Tra gli interpreti
dell’allestimento brindisino spiccano il soprano
sanvitese Angela Nisi, al quale è affidata la
difficile parte di Mimì, il tenore franco-tunisino
Amadi Lagha - più volte impegnato al Festival
di Torre del Lago, che vestirà i panni del poeta
Rodolfo -, il baritono Italo Proferisce, nel ruolo di
Marcello, Marco Camastra in quello di Schuanard, Musetta
è Diana Tugui. Il «Coro Opera in Puglia»
sarà diretto da Emanuela Aymone, il coro di voci
bianche da Luigi Mazzotta.
Chiude la minirassegna
martedì 15 maggio (ore 20.30) «La Cenerentola,
ossia La bontà in trionfo» di Gioachino
Rossini (opera in due atti su libretto di Jacopo Ferretti),
di cui quest'anno ricorre il 150° anniversario della
morte. Regia e costumi dell’opera sono di Paolo
Panizza. Direttore d’orchestra il catanese Salvatore
Percacciolo. Scene di Franco Armieri.
Mancavano due giorni
al Natale 1816, e Rossini si trovava in grande difficoltà
perché la censura pontificia gli aveva bocciato
un soggetto destinato al carnevale del Teatro Valle
di Roma. Il compositore si ritrova così a scegliere
in gran fretta, insieme al suo librettista Ferretti,
un nuovo tema per la sua opera. Pensa così alla
Cenerentola di Perrault. I due si buttano a capofitto
nel lavoro e decidono di adattare il racconto smussando
ogni riferimento magico e fiabesco: perché il
meraviglioso non entusiasmava il pubblico romano dell’epoca
o perché Rossini non se ne sentiva particolarmente
ispirato. Così, nel libretto non compare il personaggio
della fata madrina, né l’incantesimo che
trasformava gli stracci della ragazza in un bellissimo
abito da sera. Soprattutto non si assiste alla famosa
promessa che mette Cenerentola in fuga al suono della
mezzanotte. Infine, non c’è traccia della
scarpetta di cristallo persa sulla scale del palazzo,
sostituita da uno “smaniglio”, un braccialetto
che Cenerentola affida al Principe per essere ritrovata.
Nasce così «La Cenerentola, ossia La bontà
in trionfo», dramma giocoso in due atti messo
in scena per la prima volta al Teatro Valle di Roma
il 25 gennaio 1817.
Gli interpreti principali
del cast sono Daniela Pini, nel ruolo della protagonista
Angelina, Salvatore Salvaggio in quello di Don Magnifico,
Manuel Amati (Don Ramiro), Michele Govi (Dandini).
«Opera in Puglia»
è finanziata nell’ambito delle «Azioni
di Valorizzazione della cultura e della creatività
territoriale - Il sistema musicale in Puglia»
a valere sulle risorse FSC Puglia 2014-2020 - Patto
per la Puglia, Area di intervento IV «Turismo,
cultura e valorizzazione delle risorse naturali».
Prezzi:
Primo settore: € 25,00
Secondo settore: € 22,00
Galleria: € 18,00
Ridotto associazioni con minimo 15 persone (secondo
settore e galleria): € 15,00
Ridotto under 25 (secondo settore e galleria): €
10,00
Abbonamenti («La
Bohème» + «La Cenerentola»):
Primo settore: €
44,00
Secondo settore: € 38,00
Galleria: € 30,00
Biglietteria Teatro
Verdi:
Apertura lunedì, mercoledì e venerdì
ore 11-13; martedì e giovedì ore 17-19
Info 0831 229 230
- www.nuovoteatroverdi.com
Biglietteria 0831 562 554
Biglietteria online www.vivaticket.it
Comunicato Ufficio
Stampa & Comunicazione
Fondazione Nuovo Teatro Verdi - Brindisi
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