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Museo Collezione Archeologica Faldetta, nuovi orari di apertura

Entra in vigore a partire dal 5 luglio prossimo il nuovo orario di apertura della Palazzina del Belvedere che ospita la Collezione Archeologica Faldetta, sita sul Lungomare di Brindisi. La Palazzina sarà visitabile dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 18 alle ore 21. Resta invariato l’orario di apertura del lunedì che, in concomitanza con l’approdo delle navi da crociera, sarà dalle ore 10 alle ore 18.30. La collezione archeologica vanta reperti inquadrabili in un orizzonte cronologico che si estende dall’età arcaica (ad eccezione di una giara a staffa micenea del XIII secolo a.C.) alla fine del periodo romano. I reperti hanno una provenienza essenzialmente pugliese e constano per la maggior parte di forme vascolari, con una sezione dedicata alla coroplastica, manufatti in metallo, faïence, vetro e pasta vitrea, e scultura proveniente dall’area indiana.
Il repertorio ceramico comprende sia classi di materiali di provenienza indigena: come olle e trozzelle geometriche e sub geometriche, ceramica a fasce, sovraddipinta nel c.d. “stile di Gnathia”, una pàtera ad ovoli policroma, hydriai miniaturistiche, unguentaria; sia di derivazione dal repertorio greco, come le coppe di tipo ionico B2; e sia classi di materiali di provenienza greca come gli aryballoi (pirifomi e globulari), alabastra, kotilai e pissidi di produzione corinzia, lekythoi attiche a figure nere e kylikes attiche a vernice nera di tipo C. Tra la ceramica italiota a figure rosse presente nella collezione, di notevole pregio è un cratere a campana proto apulo, del secondo venticinquennio del IV secolo a.C. attribuito dal prof. Arthur Trendall alla cerchia del pittore di Tarpoley. L’importanza è nella rarità della decorazione, dove sono rappresentate due maschere teatrali femminili al contrario della più comune rappresentazione di una sola maschera presente in altri esemplari a figure rosse. Un riferimento al vaso per la sua particolarità scenica, compare nel saggio scientifico “The Oxford Illustrated History of Theatre” edito da J. Russel Brown. Tra i manufatti in metallo sono presenti fibule, anelli, una stadera, pinzette chirurgiche ed uno specchio di produzione magno greca in bronzo, un peso da telaio ed un ceppo d’ancora in piombo ed un falcetto in ferro. In ultimo, la collezione comprende alcune lucerne romane e vari contenitori in vetro.
L’ingresso è gratuito ed è possibile ammirare i reperti archeologici in completa autonomia grazie al sistema “Museum Visit Easy” che si attiva con i codici “qr code”.
Inoltre, sino a settembre, la Palazzina del Belvedere ospita la mostra di Uccio Biondi: “La Culla delle Albe mise en scène”, a cura del prof. Massimo Guastella.

Comunicato Ass. Le Colonne

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