APPUNTAMENTI
Al Teatro Verdi
di Brindisi arriva la magia di
Circus Klezmer
Risate, acrobazie
d’amore e rocamboleschi equivoci. Una festa con
il folle «Circus Klezmer», in scena al Verdi
sabato 28 marzo (ore 20.30)
Il Nuovo Teatro Verdi
torna sulle scene del circo. E lo fa a qualche mese
di distanza dalla sosta sul lungomare dello chapiteau
del circo «El Grito», che ha incantato grandi
e piccoli con la magia di una rassegna dedicata al circo
contemporaneo. Sabato 28 marzo (ore 20.30) la scena
si sposta sul palcoscenico del Verdi, dove arriva l’energia
iberica di «Circus Klezmer», ispirata alle
figure che galleggiano nel cielo dei dipinti di Chagall
e alla poesia del quotidiano di un villaggio ebreo dell’Europa
orientale.
L’appuntamento
è tra le azioni di «Internazionalizzazione
della scena» affidate al Teatro Pubblico Pugliese
dalla Regione Puglia - Assessorato al Mediterraneo,
Cultura e Turismo, nell’ambito del P.O. Fesr Puglia
2007-2013, con lo scopo di incentivare nel territorio
l’incoming di produzioni teatrali e di spettacoli
internazionali.
Da un’idea originale
di Adriàn Schvarzstein, l’ebreo cosmopolita
di origini argentine che ne firma anche la regia, e
la drammaturgia poetica di Irma Borges, nasce un viaggio
fantastico. Caramelle e paglia, violini e dispetti.
Clownerie visionarie e gioia. «Circus Klezmer»
è il titolo di una storia semplice. In un piccolo
villaggio dell’Europa dell’Est, indefinito
per geografia ed epoca, una festa di nozze ebraiche
diventa parata fantasmagorica di tipi e situazioni che
ha colori e atmosfere “alla Chagall”. I
personaggi consumano l’attesa tra mille giocolerie,
acrobazie e avventure. Nel mercato, i musicisti accordano
i loro strumenti e la musica klezmer si espande rapidamente
in tutti gli angoli. Ma il matrimonio rischia di saltare
perché il matto del villaggio ha dimenticato
le fedi.
Lo spettacolo è
un susseguirsi incessante di gag ispirate alla cultura
yiddish e numeri di abilità che attraversano
un crescendo di trovate e invenzioni. In scena e non
solo, oltre al regista, quattro straordinari attori-acrobati-giocolieri-funamboli-clown
e un ensemble formato da quattro musicisti (fisarmonica,
violino, clarinetto e percussioni) a incantare con la
loro musica klezmer eseguita dal vivo. Non c’è
un testo, ma solo un canovaccio e gli artisti in scena
più uno speciale: il pubblico che diventa parte
attiva dello spettacolo. «Le nozze senza la musica
klezmer sono come un funerale senza lacrime»,
afferma Schvarzstein. «Credo in un circo “solidale”:
non potremmo fare spettacolo senza farci aiutare dal
pubblico che viene coinvolto nelle nostre avventure».
E accade così, poco per caso, che gli spettatori
siano portati a spalle come tappeti e depositati sulle
loro poltrone o siano trasferiti in scena e usati come
capri espiatori per una vendetta amorosa.
Un’ora e un
quarto di circo popolare, contemporaneo e commovente.
Un magnifico spettacolo costellato di humor, poesia
e virtuosismo tra i disegni nell’aria della sposa
e i divertenti numeri del suo promesso sposo. Tra dialoghi
corpo a corpo di un padre burlone e l’ira funesta
di una esilarante e grottesca madre. Il tutto condito
dalla simpatica e sapiente goffaggine del matto del
villaggio, interpretato dallo stesso regista Adriàn
Schvarzstein.
Spettacolo per famiglie,
«Circus Klezmer» è indicato per chi
desidera vedere come vola e diventa corpo danzante nell’aria
una fanciulla di Chagall; per chi vuol vedere come sa
cadere un clown che canta in yiddish e si schianta senza
danno, come Jango Edwards; per chi vuol rischiare di
ritrovarsi sul palco, morbidamente legato a una sedia
con un nastro di raso e drappeggiato con una stola di
pelliccia; per chi, infine, vuole godersi l’esilarante
danza di seduzione della zia brontolona che si trasforma
(a modo suo) in pantera delle «Folies-Bergère».
La scenografia frugale
delimitata da una palizzata di legno mezza rotta, scatole
di cartone tenute insieme per grazia ricevuta, cassette
di frutta accatastate e cannicciate da esterno usurate,
diventa la pista più bella del mondo. Un set
onirico, proprio come quelli raffigurati nei quadri
di Marc Chagall, atemporali, fiabeschi, che arrivano
da lontano, affondano le radici nella tradizione russa
ed ebraica, nelle fiere, nelle carovane che attraversano
le città.
«Non di sola
passione e buoni propositi si nutrono i grandi spettacoli
e “Circus Klezmer” è uno di quelli:
per l’immaginazione senza limiti con cui tesse
una stupenda trama partendo da un paio di scatole di
cartone, per la definizione precisa dei personaggi,
per gli straordinari numeri di acrobazia, funambolismo
e giocoleria, per le sorprese che offre, per la musica
dal vivo, sempre presente, per le risate che provoca.
(…) Bellissimo». El País
Si comincia alle ore
20.30
Durata dello spettacolo: un’ora e quindici minuti
senza intervallo
Oltre ai prezzi ordinari, per lo spettacolo sono previste
le seguenti promozioni: «Ridottissimo Scuole»
(6 € per gruppi di studenti) e «Ridottissimo
Social» (10 € con il coupon ritirato presso
il camper del Teatro Pubblico Pugliese o scaricato dalla
fanpage Facebook del Teatro Pubblico Pugliese)
Per tutte le informazioni
www.fondazionenuovoteatroverdi.it
Tel. (0831) 229230 - 562554
Comunicato UfficioStampa
& Comunicazione Fondazione Nuovo Teatro Verdi -
Brindisi
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