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Biblioteca arcivescovile "Annibale De Leo"
Il codice miniato di Bartolomeo da San Concordio

Autore del codice miniato A/3, Summa casuum conscientiae, manuale per la confessione cui arrise grande fortuna, è Bartolomeo da San Concordio nato a San Concordio vicino Pisa nel 1262 dalla famiglia dei Granchi. Veste l’abito domenicano, compie gli studi a Bologna e Parigi, è lettore a Firenze e scrittore anche in volgare italiano. Oltre Gli ammaestramenti degli antichi, ampia raccolta di sentenze di autori classici, di scrittori ecclesiastici ed anche sue, prima compilata in latino poi volgarizzata da lui stesso, vengono a lui attribuite le Cronache dette di Santa Caterina, un trattato di ortografia e uno sull'arte della memoria. A istanza del fiorentino Nero Cambi tradusse in volgare la Catilinaria e la Giugurtina di Sallustio. Muore il 2 luglio 1347 nel convento pisano di Santa Caterina.
Secondo il Finis “Consumatum fuit hoc opus in civitate Pisana anno Domini 1338 de mense decembris tempore Sactissimi Domini Benedicti XII”.
La Summa che, nella versione italiana attribuita a Giovanni delle Celle, è chiamata Pisanella o Maestruzzo, fu pubblicata a stampa con il titolo Somma di casi di coscienza nel 1559. Il presente codice è “don Joannis de Conrado de Campane quem scripsit propria mano anno domini 1377, XV indictione neapolitana”.
Contiene un dizionarietto delle abbreviature contenute nel codice di grande interesse paleografico.
La scrittura è gotica e le iniziali in tricromia.

Codice miniato di Bartolomeo da San Concordio
(cliccare sull'immagine per per ingrendire)

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